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Furia del Consiglio Comunale contro Paolo Rovis: «Abuso della democrazia e arroganza inaudita»

11.35 - I consiglieri dovevano approvare il piano economico finanziario del servizio di gestione rifiuti per l'anno 2014: su questa delibera il Consigliere Rovis ha presentato più di 150 emendamenti

«Se avete 5 minuti di tempo guardate in streaming a che livello il consigliere Paolo Rovis sta portando il consiglio comunale di Trieste. 150 emendamenti sbagliati ma li discute lo stesso». Questo il post pubblicato ieri sera su Facebook da Paolo Menis, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Oltre ai commenti sulla stessa linea da parte di altriconsiglieri di maggioranza (come Pietro Faraguna), questa mattina a rincarare la dose è stato il Sindaco Roberto Cosolini: «INDOVINELLO: Ieri un consigliere comunale ha intrattenuto tutto il consiglio, maggioranza e opposizione, che lo ha lasciato nel suo totale isolamento, più i dipendenti obbligati ad ascoltarlo, presentando 150 emendamenti assolutamente inutili basati su un presupposto non vero e cioè che in 300 vie non fosse previsto lo spazzamento regolare.....che non sia vero è dimostrato oltre che dai documenti ufficiali dal fatto che non ha trovato sponde nel resto dei consiglieri nemmeno di opposizione. Il suddetto consigliere è anche smemorato perché dimentica che da assessore aveva previsto quello stesso spazzamento dinamico contro il quale strumentalmente oggi si scaglia e che garantisce in quelle vie la pulizia. Chi è il consigliere?».

In mattinata è poi giunto il comunicato della maggioranza del Consiglio che ha chiarito la faccenda: 
Quanto avvenuto ieri notte in Consiglio comunale è lesivo della dignità del Comune, è un abuso della democrazia e la dimostrazione di una protervia e arroganza inaudita di un singolo Consigliere. Il Consiglio era chiamato ad approvare il piano economico finanziario del servizio di gestione rifiuti per l'anno 2014, faticosamente chiuso allo stesso costo del 2013, senza un euro di aggravio per i cittadini. Su questa delibera il Consigliere Rovis ha presentato più di 150 emendamenti.
Rispettiamo tutti i modi di espressione di qualsiasi posizione politica. Purché ce ne sia una. Che in questo caso palesemente non c'era. Gli emendamenti chiedevano infatti di introdurre lo spazzamento quindicinale delle strade, "attualmente non previsto" secondo la lettura del Consigliere. Peccato che la delibera specificasse che in quelle vie era previsto lo spazzamento dinamico, che prevede come minimo lo spazzamento meccanico ogni 4 giorni e quello manuale ogni 14 giorni. Ebbene, paradossalmente, se fossero state adottate le proposte del Consigliere Rovis, si sarebbe peggiorato lo spazzamento in quelle vie. Lo spazzamento dinamico infatti è uno strumento adottato per venire incontro alle esigenze di alcune zone, sulla base di un'istruttoria tecnica, ed era peraltro già previsto quando Rovis stesso era assessore.
Altri emendamenti prevedevano di esentare l'Acegas dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico per lo stazionamento dei bottini. Al di là dell'opportunità di esentare una s.p.a. che non è di intera proprietà comunale dal pagamento della tassa che un imprenditore deve invece pagare, la misura andrebbe introdotta nel regolamento che regola l'occupazione del suolo pubblico, e non nel PEF rifiuti.
Non a caso tutti gli emendamenti di Rovis hanno ricevuto un parere tecnico contrario (una sorta di record!). Si trattava, in buona sostanza, di emendamenti palesemente sbagliati. Il diretto interessato, invece di scusarsi con l'amministrazione, ha insistito con protervia, cercando di mascherare il palese errore, soccorso da un sub-emendamento del collega Piero Camber.
Successivamente è intervenuto ripetutamente, tenendo il consiglio in aula per diverse ore, dalle 20 all'una, non sostenuto nemmeno dai suoi stessi colleghi, e nemmeno da quelli del suo gruppo (il non più esistente PDL). Molti emendamenti sono stati bocciati con un solo voto favorevole: il suo (altro record!).
Tutto ciò con quel che ne deriva in termini di costi: doppia erogazione dei gettoni (sarà poi un caso che il consigliere fosse assente nelle commissioni della mattina precedente e di quella successiva, a gettone già intascato?), personale di sala, uffici tecnici, illuminazione, migliaia di inutili fotocopie di emendamenti sbagliati. Questa è la politica che rifiutiamo, e siamo certi che è anche la politica che i cittadini detestano.
I gruppi consiliari in Comune di Partito Democratico, SEL, Federazione della Sinistra, Italia dei valori, Libertà Civica, Trieste Cambia, Gruppo Misto (Paolo Bassi).

A sua difesa, Paolo Rovis, capogruppo del Pdl (ma ora passato al Nuovo Centro Destra di Alfano), ha commentato sia i post di Menis che quelli di Cosolini: «Nel merito: vero che il cd. "spazzamento dinamico" c'è da tempo e l'ho anche detto. Altrettanto vero che si è dimostrato inefficace. Dall'anno scorso si fanno pagare ai cittadini circa 1,5 milioni di euro in più all'anno per la raccolta dell'umido. Meglio sarebbe stato - questo il senso dei miei emendamenti - che tale cospicuo importo venisse invece destinato a pulire puntualmente, con lo spazzamento, le vie dei rioni in cui tale servizio non è regolare (per usare un eufemismo). Avete fatto una scelta legittima. Io credo di avere il diritto, altrettanto legittimamente, di non condividerla. E di tentare di modificarla. P.S. Se si chiedesse ai cittadini: "Preferite che i vostri denari vengano impiegati per a) raccogliere in modo differenziato gli avanzi di cucina oppure b) per pulire meglio le vie dove abitate?" siamo sicuri sceglierebbero la prima risposta...?».

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