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Rapporto finanziario Stato-Regione, Serracchiani: «C’è ancora molto da fare»

Al centro dell'incontro il rapporto finanziario, anche alla luce degli accordi sottoscritti con il Governo centrale e dagli interventi di coordinamento della finanza pubblica operati dallo Stato con le proprie manovre finanziarie

La deputata Debora Serracchiani, alla presenza del capogruppo Pd alla Camera dei Deputati Graziano Delrio e dell’on. Ettore Rosato, ha incontrato stamane a Roma, su sua richiesta, il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Al centro del colloquio, che si è svolto presso la sede del gruppo del Pd alla Camera, il rapporto finanziario tra lo Stato e la Regione, anche alla luce degli accordi sottoscritti con il Governo centrale e dagli interventi di coordinamento della finanza pubblica operati dallo Stato con le proprie manovre finanziarie.

Con il presidente Fedriga, il quale ha rappresentato gli obblighi cui è sottoposta le Regione a causa degli oneri conseguenti a tali manovre e accordi, Serracchiani ha concordato che i rapporti finanziari Stato-Regione sono un nodo estremamente rilevante e delicato, ed ha evidenziato che l’accordo più gravoso per la Regione è stato quello stipulato tra l’allora presidente Tondo e il ministro Tremonti, poi alleggerito dal più recente patto con il ministro Padoan.

Serracchiani ha osservato che «c’è ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda le compartecipazioni, che dovrebbero essere riallineate all’incremento storico degli oneri per le diverse funzioni a suo tempo trasferite. Una modifica del genere richiede la costituzione del tavolo previsto dalla legge 42/2009 sul federalismo fiscale: un tavolo che compete convocare al Governo e che negli anni non è mai stato insediato, con alcuna Regione».

Riguardo l'altro capitolo affrontato nel corso dell’incontro, cioè la rinuncia ai contenziosi pendenti con lo Stato, Serracchiani ha affermato che «la scelta è stata corretta, in quanto è stato dimostrato che dalle cause che la Regione avrebbe potuto vincere (non più di due) sarebbe stato introitato un importo complessivo inferiore ai vantaggi del patto sottoscritto con Padoan».

Serracchiani ha valutato l'incontro “utile e produttivo”, in ragione della necessità di continuare a preservare e rafforzare le basi su cui si regge concretamente l'autonomia del Friuli Venezia Giulia.

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