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Gay.it: «Russo contro i diritti ai gay». La replica «Disinformazione, insulti e pressioni»

La risposta nel pomeriggio del senatore Francesco Russo: «Io personalmente voterò il ddl Cirinnà perché sono convinto che il riconoscimento dei diritti degli omosessuali sia una scelta doverosa che unisce credenti e non credenti»

Diffusa in mattinata dal noto portale tematico gay.it la notizia di una riunione che ha visto contrapposti alla dirigenza Pd, una trentina di senatori del Pd, pronti a votare contro il ddL Cirinnà (unioni civili estese anche le coppie gay) qualora passasse la stepchild adoption,

Gli esponenti di maggioranza interna del Pd stanno tentando di far cambiare idea alla fronda ma tale operazione sta risultando tutt'altro che agevole. Anzi, al contrario, si sarebbe ancora in alto mare con i dissidenti in aumento.

La tanto discussa stepchild adoption, è la possibilità dell’adozione del figlio del partner unito in sede di unione civile, previo consenso dell'altro genitore biologico, solamente nel caso in cui l’adozione vada nella direzione sull’interesse del figlio, che, se di età superiore ai 14 anni deve anch'egli dare il consenso. Solo un opinione invece qualora abbia tra i 12 e i 14 anni.  

Tra i senatori contrari spiccano 3 del Friuli Venezia Giulia: Alessandro Maran (che già in mattinata ha smentito di far parte della fronda, comunicando che voterà a favore – anche se, va ricordato, il voto sarà segreto), Laura Fasiolo e il triestino Francesco RussoFrancesco Russo

Nel pomeriggio è arrivata la risposta da parte del senatore Russo, che in un post pubblicato sulla pagina facebook riferisce che «Sono tra coloro che al Senato sta provando a mediare tra diverse anime e sensibilità cercando una posizione quanto più possibile condivisa.  Non voterò il ddl sulle unioni civili per la vostra lista di proscrizione, per il mail bombing, o per gli insulti e le pressioni che la vostra operazione di disinformazione di stampo “fascista” ha prodotto in Rete».

«Io personalmente - continua la nota -  voterò il ddl Cirinnà perché sono convinto che il riconoscimento dei diritti degli omosessuali sia una scelta doverosa che unisce credenti e non credenti. Ma da Segretario del gruppo PD voglio fino in fondo provare a fare il mio dovere trovando una soluzione che tenga insieme tutte le sensibilità del mio Partito». 

«Partendo da un principio di base - conclude Russo - : da un lato il no assoluto all’utero in affitto e d'altro canto la tutela dei diritti dei bambini rispetto a quelli degli adulti. Posizione condivisa sia dai cattolici come me, sia dalla cultura storica della sinistra. Un ultimo appunto: se volete sapere come la penso chiedetemelo. La vostra azione maldestra, piena di insinuazioni (basate su che fonti?) credetemi, non aiuta la causa. Anzi».

L'INFONOGRAFICA DA GAY.IT

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