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Gioco d'azzardo, Ussai (M5S): «Gettate le basi per rendere il Fvg "slot free"»

Sale giochi, sale scommesse e bar che ospitano delle slot dovranno spostarsi a una distanza di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili

«Oggi, con l’approvazione quasi unanime in Commissione (solo Forza Italia si è astenuta) della proposta di legge finalizzata al contrasto del gioco d'azzardo, sono state gettate le basi per rendere le città e i piccoli centri del Friuli Venezia Giulia “slot free”. Siamo molto soddisfatti e orgogliosi soprattutto perché, dopo tre anni di battaglie in Consiglio regionale, sono state accolte le nostre proposte che rappresentano la stragrande maggioranza delle misure previste dalla legge».
Questo il commento del consigliere regionale del M5S Andrea Ussai.

«Non appena questo testo diventerà legge del Friuli Venezia Giulia, sale giochi, sale scommesse  e bar che ospitano delle slot - come da noi richiesto con insistenza dal 2014 - avranno infatti al massimo 5 anni di tempo per spostarsi a una distanza di 500 metri da quelli che vengono definiti luoghi sensibili, ovvero da istituti scolastici, centri professionali, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali sociosanitarie, luoghi di aggregazione giovanile e per anziani, biblioteche, ricreatori, oratori, istituti di credito e bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati e stazioni ferroviarie. In buona sostanza - aggiunge Ussai - si ridurrà drasticamente l’offerta del gioco d’azzardo nei centri urbani».

«Un altro aspetto fondamentale riguarda l’accesso ai finanziamenti regionali. Un esercente che vorrà ottenere un finanziamento, infatti, non potrà ospitare nei suoi locali le slot machine. Un requisito essenziale che il MoVimento 5 Stelle ha chiesto con forza di inserire in questa proposta di legge e già attuato dalla Regione Piemonte. La Commissione, inoltre, ha recepito buona parte delle norme contenute nella nostra proposta di legge, tra le quali il divieto di pubblicità sul territorio regionale e quello di oscuramento delle vetrine e la realizzazione di un codice etico in collaborazione con le associazioni di categoria  per responsabilizzare i gestori sulla sorveglianza delle condizioni di fragilità dei giocatori e al rispetto della legalità, anche per prevenire il diffondersi della malavita organizzata».

«Finora la normativa regionale vigente si è dimostrata inefficace a contrastare un fenomeno in drammatico aumento come l’azzardopatia. Una normativa che era urgente migliorare, rendendola più chiara e stringente come abbiamo fatto oggi. Adesso l’auspicio - conclude Ussai - è che il governo Gentiloni non renda inutile questo provvedimento, adottando una legge nazionale più favorevole alle lobby del gioco d’azzardo che alla tutela della salute dei cittadini».

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