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Giovanni Maria Coloni (Capogruppo pd in Consiglio Comunale) su Audizione Monassi di lunedi'

Riceviamo da Giovanni Maria Coloni capogruppo Pd in consiglio comunale e pubblichiamo:Intervenendo nel corso dell’audizione in Consiglio Comunale della presidente dell’Autorità Portuale Marina Monassi, il capogruppo del Partito Democratico...

Riceviamo da Giovanni Maria Coloni capogruppo Pd in consiglio comunale e pubblichiamo:

Intervenendo nel corso dell'audizione in Consiglio Comunale della presidente dell'Autorità Portuale Marina Monassi, il capogruppo del Partito Democratico Giovanni Maria Coloni ha esordito sottolineando la questione del Piano Regolatore del Porto: Coloni ne ha ricordato il complesso iter, che dopo essersi positivamente svolto in sede "locale", con l'intesa tra le varie amministrazioni interessate, ha avuto il parere favorevole, con voto unanime, anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e attende ora gli adempimenti da parte del Ministero dell'Ambiente (VIA, VAS e VAS transfrontaliera).

E' evidente - ha rilevato Coloni - che una positiva conclusione dell'iter approvativo darebbe una cornice di chiarezza e consentirebbe un positivo sviluppo della realtà portuale, e ciò anche in relazione a molteplici questioni, anche molto delicate, di cui in queste settimane si è letto sulla stampa.

Coloni pertanto, pur prendendo atto di quanto riferito dalla presidente Monassi su un possibile rapido sblocco del procedimento presso il Ministero dell'Ambiente, ha invitato l'Autorità Portuale a continuare con assiduità a seguire il cruciale tema.

In merito alle crociere, il capogruppo PD, preso atto con favore di un ritorno delle navi bianche in città, anche se in misura inferiore a quanto si ipotizzava in un primo momento, ha espresso preoccupazione per il disallineamento e i contasti che emergono, nell'ambito della Trieste Terminal Passeggeri, tra l'Autorità Portuale e i suoi partner privati.
Coloni ha anche auspicato una collaborazione fra amministrazione comunale e Autorià Portuale negli interventi di elettrificazione delle banchine, opera che consentirebbe alle navi da crociera, durante le soste, di alimentarsi in modo alternativo, evitando di utilizzare i motori diesel durante lo scalo, con un notevole beneficio ambientale per la città.

Coloni ha chiesto anche alla presidente dell'A.P. informazioni sulla questione della c.d. tassa su ormeggi e banchine.

Sul Porto Vecchio (e sugli evidenti e importanti riflessi del riuso di quelle aree, a favore di tutta la città) Coloni ha ricordato che nel novembre 2004 l'Autorità Portuale dispose una concessione novantennale a favore di Greensisam. Da quella data e fino ad ora le opere previste non risultano iniziate: ci si chiede pertanto se sussista ancora l'interesse del concessionario, ha detto Coloni, rilevando come sia preferibile per tutti chiarire le reali volontà e trarne le conseguenze che ne derivano, piuttosto che rimanere in una situazione di stallo per un tempo indefinibile, e invitando l'Autorità a vigilare al riguardo..

Sulla piattaforma logistica, la principale fra le opere necessarie allo sviluppo competitivo del porto, il capogruppo PD ha ricordato come il precedente governo avesse più volte e a più riprese annunciato il relativo finanziamento, mai concretizzatosi. Coloni ha quindi espresso l'auspicio che le notizie di una prossima concessione di una tranche di finanziamenti da parte del Governo Monti si concretizzino, e consentano finalmente uno sviluppo lineare della procedura di gara, avviata già a luglio 2011 dall'Autorità, ma ancora in itinere.

Il capogruppo Coloni si è soffermato anche sulla proposta di legge della Giunta Regionale sulla portualità, rilevando che quello che formalmente è uno strumento che si dovrebbe occupare solo degli scali di rilevanza regionale (Monfalcone e Porto Nogaro), potrebbe trasformarsi in una leva di controllo di tutta la portualità della Regione, con il rischio, inaccettabile per la nostra città, che la guida di tutto il sistema portuale si sposti "altrove", e non rimanga invece in capo a Trieste, come è logico e naturale.
Coloni ha affermato che invece il ruolo del porto di Trieste potrebbe essere molto più opportunamente valorizzato mediante la creazione di una autorità portuale unica per tutti i porti della Regione, ipotesi che anche la presidente Monassi ha affermato di gradire.
Tutto ciò, ha proseguito Coloni, in un contesto che tenda ad aggregare in modo positivo e razionale, e a creare sinergie, sempre più indispensabili, con le altre realtà del nord adriatico (Venezia, Ravenna, Capodistria, Fiume?), sinergie tanto più necessarie in quanto il contesto europeo tenderà sempre più a favorire le realtà che sanno collaborare e offrire garanzie di coesione territoriale (e si pensi al corridoio V, al corridoio Baltico/Adriatico e all'importanza che gli assi a sud delle Alpi non vengano sminuiti, magari a vantaggio dell'area danubiana).

Infine in materia di collegamenti ferroviari, dopo aver fatto cenno all'importanza del tema, poi ripreso dal Sindaco Cosolini nel suo intervento, il capogruppo del PD ha posto la questione di una possibile razionalizzazione del servizio porto - ferrovia a Campo Marzio e negli altri terminali merci di Trieste, anche con riferimento al terminal intermodale di Fernetti. Coloni ha chiesto quali prospettive vi siano per una maggiore integrazione fra porto e ferrovia, e se, per quanto riguarda il vettore Adriafer, l'Autorità abbia in progetto delle ipotesi di riorganizzazione societaria - nei limiti che la legge consente - che possano rendere il servizio più efficace e meno costoso.

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