Gombacci (Giovani Conservatori Europei): «Trieste torni ad essere città internazionale»
Gombacci (Giovani Conservatori e Cristiano Democratici Europei): "Il nuovo sindaco faccia tornare nuovamente Trieste città internazionale"
Da triestino non capita di rado di girare per l'Europa e purtroppo notare che quasi nessuno conosca la nostra città. Trieste diventa automaticamente quella la città vicino a Venezia, sul confine con la Slovenia e, per i pochi che la conoscono, è solo la città di passaggio per andare in estate in Croazia.
Dove è finita la Trieste che è citata assieme ai porti più importanti al mondo con Rotterdam, Buenos Aires, Singapore e Anversa sul municipio di Amburgo? Dove è finita la Trieste famosa per il caffè? Diciamoci la verità, quanti sonagli europei che sanno che Illy è di Trieste? Anche per le Assicurazioni Generali, pochi sono gli europei che sanno che il quartiere generale è a Trieste.
Ho la fortuna di viaggiare molto e più di qualche volta mi è capitato di discutere anche animatamente spiegando gli orgogli triestini che tutti pensano siano di qualche altra città.
La sfida del nuovo sindaco deve essere anche questa: internazionalizzare e promuovere Trieste attraverso operazione di merchandising in Europa e nel Mondo. Anche e soprattutto presso le istituzioni europee. Occorre fare una sana lobby sia per ottenere maggiori fondi europei sia per rappresentare al meglio gli interessi della città, del suo porto e dei suoi cittadini.
Altrimenti non stupiamoci se, come accade già da qualche anno, ci vediamo superati da numerose altre città.
Marco Gombacci
Vice Presidente DEMYC (Giovani conservatori e cristiano democratici europei)