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Grizon (Pdl); Nesladek Mette ancora le Mani nelle Tasche dei Muggesani

Pubblichiamo una nota stampa di Claudio Grizon, consigliere comunale del PDL a Muggia Grizon (PDL): il Comune ad un passo dal baratro, raddoppio dell’addizionale IRPEF, il rischio dell’IMU al massimo, il patto di stabilità a rischio, il costo del...

Pubblichiamo una nota stampa di Claudio Grizon, consigliere comunale del PDL a Muggia

Grizon (PDL): il Comune ad un passo dal baratro, raddoppio dell'addizionale IRPEF, il rischio dell'IMU al massimo, il patto di stabilità a rischio, il costo del personale alle stelle e neanche un euro per le opere pubbliche

Nerio Nesladek, ad un passo dal baratro, con il bilancio 2012-2014, mette le mani nelle tasche dei muggesani per attingere risorse fresche con cui tamponare il suo bilancio.

ADDIZIONALE IRPEF, IMU, ICI E PATTO DI STABILITA'

Come non bastasse la manovra del governo Nesladek attingerà innanzitutto dai bilanci familiari dei muggesani almeno 240 mila euro in più dall'addizionale IRPEF: il sindaco l'ha alzata dal 4 al 5 per mille per i redditi tra i 28 ed i 55 mila euro e fino all'8 per mille sopra ai 55 mila euro di reddito.

Entreranno così complessivamente nella cassa del Comune ben 830 mila euro.

Ma il meglio di se Nesladek lo darà certamente con l'applicazione dell'IMU che al momento sembra stia togliendo il sonno anche al suo assessore e che ha gettato nel panico oltre che l'amministrazione anche tutta la maggioranza che ha perso letteralmente il controllo della situazione lasciando disorientata e senza riferimenti l'opposizione rispetto alla data di discussione e voto del bilancio che dovrà essere ritirato e ripresentato oppure abbondantemente emendato dalla stessa maggioranza.

Oltre a "lacrime e sangue" pare proprio che i muggesani con questa amministrazione dal 2012 debbano attendersi anche "pianto e stridore di denti" come scrive Matteo al capitolo 22, versetti 1-14.

A dare il senso della gravità della situazione finanziaria del Comune è stata anche una nota che l'Ufficio ragioneria ha inviato a tutti i responsabili degli uffici a fine novembre, sottolineando che la situazione rispetto ai "limiti imposti dal Patto di Stabilità 2011 non è per niente buona" e dove si metteva in evidenza uno squilibrio tra le entrate di parte corrente e la parte di competenza della cassa che sfiorava il milione di euro: davvero ad un passo del dissesto!

Nella nota si evidenziava che secondo le stime fatte non si dovrebbero impegnare più risorse in parte corrente fin tanto che non si verificheranno ulteriori accertamenti e si sollecitavano i vari responsabili a recuperare risorse e a sollecitare incassi, pena il blocco delle determine di spesa. Si sottolineava infine che è necessario che arrivino entrate correnti entro il termine dell'esercizio.

Speriamo che gli uffici siano riusciti a fare questo piccolo miracolo del recupero di risorse in parte corrente, altrimenti ci avviamo a consuntivo a non rispettare il patto di stabilità con tutte le conseguenze collegate di cui Nesladek dovrà rispondere ai muggesani.

L'ICI comunque, bontà loro, sembra che rimarrà stabile e porterà alle casse di piazza Marconi i "soliti" 2 milioni 180 mila euro.

SPESE PER IL PERSONALE IN CRESCITA

In questo contesto, che dovrebbe indurre qualsiasi assennato pubblico amministratore ad oculati risparmi nelle voci più significative della gestione, Nesladek ci mette del suo portando la spesa del personale a quasi 6 milioni di euro assumendo ancora personale tra cui un avvocato (160 mila euro in più del 2011), ovvero al 32,25% delle entrate correnti dell'ente: vicinissimo a quella soglia posta dalla legge per il rispetto del patto di stabilità e degli indici oltre ai quali il Comune si avvicina al dissesto finanziario.

Non sono certo bruscolini: si tratta di poco meno di un terzo delle entrate correnti dell'ente che se ne vanno per le paghe di 144 dipendenti: poco male se fossero efficienti e presenti ma i dati del rapporto di benchmarching 2011 non ne tesse certo le lodi. Aspetti questi che si aggiungono alla disorganizzazione e alla confusione generale che ormai traspare evidentemente.

Come si evince dalla lettura del bilancio 2012 a beneficiare dell'aumento di spesa per il personale è innanzitutto il settore della per la cultura che passa dai 242 mila euro del 2011 ai 278 del 2012 con un aumento di circa 37 mila euro che, sulla spesa complessiva del settore cultura di 763.581 euro inciderà con un aumento del 4,8%: davvero allucinante in tempi di crisi!

Ma aumenta poi di 105 mila euro la spesa del personale anche per il settore sociale, da 739 mila euro a oltre 844 mila (+14%), così come aumenta quella per il settore sviluppo economico passando dai 57 mila euro ai 126.700: oltre 69 mila in più (+120%).

IL MISTERIOSO RAPPORTO DI BENCHMARCHING 2011

Ad aggravare la situazione infatti, con un'analisi sconfortante della gestione del Comune, ci si è messo appunto il rapporto di benchmarching 2011 (22 comuni tra Veneto e FVG) che Nesladek si è ben guardato da far avere ai consiglieri come negli anni scorsi ma che il collegio dei revisori dei conti non ha potuto far a meno di recepirne alcuni dati con preoccupazione nella sua relazione.

In primo luogo il rapporto tra personale e collaboratori ogni 1000 residenti che è pari a 11,40 mentre per il comune di Porcia è 5,99 e per Dolo è solo 3,68 (entrambi con popolazione attestata leggermente oltre i 15 mila abitanti) che ha attribuito al Comune di Muggia un poco invidiabile primato tra tutti gli enti monitorati.

Altro record tutto muggesano è quello del numero delle ore lavorate per ogni dipendente pari a solo 1.394,47 mentre a Porcia sono 1.563,54 per finire con la spesa media per ogni ora lavorata che a Muggia è di 30,19 euro mentre a Porcia è di 27,61 euro (eppure il contratto è lo stesso).

Ma a giustificare l'enorme spesa del personale muggesano non aiuta neanche il dato sulla media delle ore di assenza per dipendente: ben 160,41 un vero primato tra tutti i comuni monitorati, mentre a Sacile sono 149,75 e a Porcia sono appena 96,96.

Tutti dati da brivido se poi consideriamo che a Muggia ci sono 733,07 euro di pressione finanziaria per ogni cittadino rispetto ai 579,47 di Dolo e i 552,85 di Porcia.

INVESTIMENTI E ALTRE ENTRATE

Ma che dire poi per la parte investimenti: dal bilancio comunale neanche un euro per il 2012 e tutti gli interventi previsti nel piano triennale delle OO.PP. sono legati alla sorte di contributi incerti richiesti o da chiedere.

Infatti nel 2012 solo 60 mila euro arriveranno dal Fondo Trieste, mentre i 2,2 milioni del 2013 o il milione e trecento mila euro del 2014 previsti tra le entrate dovrebbero derivare tutti da contributi di "mamma" Regione.

Ma ad esser aumentati, seppur di poco e parametrati, sono stati anche le rette della casa di riposo che fanno arrivare nelle casse comunali 1.719.200 euro.

Come dimenticare poi la solerzia dell'amministrazione nel fare cassa con le multe che son passate in pochi anni dai 60 ai 120 mila previsti attualmente (+100%).

MUTUI OK MA NESSUN MUTUO PER TRE ANNI

In questa corsa affannata a cercar soldi per fortuna non preoccupa più di tanto il dato sui mutui, ne per quanto riguarda il valore complessivo degli importi ne per quanto riguarda le voci corrispondenti in parte corrente ed investimenti relative alle rate annuali che per il 2012 che sono pari ad euro 1.084.640: 667.977 euro per il rimborso del capitale e soli 416.662 euro per gli interessi a loro volta rimborsati con 253.484 euro di contributi regionali che ci porta ad una quota finale che ricade sul bilancio di soli 164.316 euro.

Secondo i revisori dei conti il Comune potrebbe addirittura accendere ulteriori mutui in quanto l'ente potrebbe sopportare in via teorica un limite massimo di 2 milioni 147 mila euro d'interessi passivi e mutui corrispondenti per un valore complessivo di euro 47.725.015 dove gli attuali 13.355.401 corrispondono appena al 27,98% della potenzialità teorica totale.

Comunque sia i modesti mutui residui del Comune (solo 13.355.401 di euro per il 2012 e 2013 e poco meno 12.855, 74 nel 2014), ove i più vecchi risalgono al 1967 e a quelli rinegoziati negli anni 1995-1997, sono il frutto degli investimenti delle giunte Dipiazza e Gasperini e dalle amministrazioni antecedenti al 1996 e solo in minima parte, circa il 25%, frutto delle scelte delle giunte Nesladek che ha sempre avversato gli investimenti strutturali.

Infatti nessun mutuo è previsto per i prossimi 3 anni e solo 10 mila euro si prevedono dalle concessioni cimiteriali riviste in aumento nei prezzi. Con Nesladek siamo passati dalle opere pubbliche inutili, come quella del trasferimento della biblioteca che ancora deve partire, al nulla: ovvero dai 4.119.217 ai 280.084 euro per il 2012 di trasferimenti di capitale legati alla realizzazione di opere pubbliche dalla Regione.

I COSTI DELLA RACCOLTA RIFIUTI E LE PERCENTUALI SULLA DIFFERENZIATA

Ma a puzzare, nel vero senso della parola, è la partita della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti: non è bastato l'impegno sulla raccolta differenziata che avrebbe dovuto portare a una riduzione della spesa della spesa di smaltimento dei rifiuti che invece è ancora alta a 1.730.000 euro, evidentemente bisogna impegnarsi di più, al di la delle controversie percentuali sul differenziato che secondo il dato del rapporto di benchmarching 2011 è attestato al 29% (il minimo tra i comune campionati) smentendo l'amministrazione che propone invece il dato del 34%. Anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti saremmo a 606,56 kg annui per residente rispetto ai 444,08 di Porcia o ai 381,14 di Sacile.

LE RISORSE SPRECATE POTEVANO METTERE IN SICUREZZA IL BILANCIO

Se fossero stati messi a reddito o a riserva o impiegati diversamente gli oltre 2,5 milioni di euro (derivanti, per 1,5 milioni di euro dall'anticipo sugli oneri da urbanizzazione della società CoopNordest ed per circa 800 mila euro dagli oneri del centro Freetime derivanti dall'amministrazione Gsperini) che il sindaco Nesladek ha sprecato in un discutibilissimo piano anticrisi preelettorale, avrebbero consentito al Comune di affrontare oggi in modo ben più sereno la situazione di crisi finanziaria riducendone di molto l'impatto o addirittura rendendola impercettibile.

In particolare avrebbe potuto utilizzare parte delle risorse per opere pubbliche, per ridurre l'addizionale IRPEF, per ridurre i mutui in essere liberando risorse in parte corrente che oggi sarebbero utilissime per chiudere il bilancio, ma avrebbe potuto pure utilizzarli per aiutare il settore del commercio a cui non ha voluto dare neanche un euro.

Insomma si potevano trovare varie soluzioni in grado di smuovere l'economia o mettere in sicurezza il bilancio rispetto ad una crisi già nell'aria. L'incapacità di Nesladek e dei suoi assessori a sviluppare infrastrutture o opere pubbliche si nota anche dal bilancio 2012 dove i trasferimenti dalla Regione passano infatti da 4.419.217 a 280.084 euro (-93,66%).

DOV'E' FINITO IL MILIONE DI EURO DI ONERI DELLE COOP NORD EST ?

Ma nel bilancio 2012-2014 c'è ancora qualcosa che non va. Perché tra le entrate non c'è traccia del milione di euro che deve arrivare al Comune come versamento a saldo dagli oneri di urbanizzazione del previsto centro commerciale di Cooop Nord Est?

Con la delibera consiliare n.67 del 13 ottobre 2010, con cui è stata approvata la convenzione, la società si impegnava infatti a versare 2.579.239,40 euro per opere di urbanizzazione primaria per il centro commerciale di Coop Nord Est, di cui 1.500.000 da erogare entro 30 giorni dalla firma della convenzione stessa, che sono serviti al finto piano anticrisi preelettorale del sindaco Nesladek, e un ulteriore milione abbondante a saldo. Ma nel bilancio non ne abbiamo trovato traccia! Non sarà mica che dovremo restituire anche quelli già erogati perché il centro commerciale non si fa più?

CONCLUSIONI

Questo sindaco e questa coalizione si conferma inadeguata nella gestione dei conti e nel proporre uno sviluppo della cittadina che ne valorizzi le peculiarità in prospettiva futura implementando lo sviluppo del tessuto commerciale, economico e turistico.

Manca una visione per la cittadina ed il suo territorio: si continua con le politiche di basso profilo, con progetti infarciti di retorica propaganda e di finta partecipazione che non rispondono ai veri bisogni dei cittadini e del territorio (Pisus, vari progetti europei, il trasferimento della biblioteca, la nuova sala mostre, il ruolo della stazione dei bus, ecc.).

Su Acquario se non fosse stato per il centro destra regionale, adeguatamente sensibilizzato dal Pdl locale e provinciale, Nesladek ed i suoi non sarebbe stato in grado di ottenere le risorse per avviare un primo recupero su un progetto che non ci piace e su cui Nesladek farebbe bene a coinvolgerci veramente lasciando da parte slogan che non gli serviranno più.

Anche sul riordino della viabilità della zona industriale prevista mesi orsono con una convenzione tra Comune, Provincia e privati siamo in ritardo e non sarebbe stato oltretutto possibile realizzarla se non grazie all'intervento del Pdl locale e provinciale che ha consentito che oltre 500 mila euro di fondi regionali residui ottenuti dalla giunta Gasperini fossero recuperati per la viabilità.

Che dire poi sui progetti del sindaco Nesladek annunciati in questi sei anni alla stampa ma dei quali non c'è traccia conseguente o realizzazione concreta. Questo momento politico e questa crisi economico-finanziaria dovrebbero indurre gli amministratori ad uno sforzo verso una maggior concretezza e a una condivisione di obiettivi funzionali e strategici anche nei comuni piccoli come il nostro, ma assistiamo invece alle solite e sterili ricette preconfezionate infarcite di ideologiche visioni.

Così davvero non va! E' il tempo di rivedere scelte sbagliate, stantie e legate alle consuetudini: servono idee, servono uomini con idee nuove! Questo centro sinistra è riuscito a succedere a se stesso non tanto per i meriti suoi ma bensì per un contesto nazionale ad esso favorevole. Ma ormai sono finiti i tempi delle rendite di posizione o dei piani anticrisi dal profumo elettorale: per dare risposte ai cittadini servono idee nuove, nuovi programmi e uomini capaci ed in grado di portarle avanti che nella sinistra muggesana proprio non vediamo.

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