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"Marcia per la Pace", Ics: «Molti rifugiati in risposta al clima velenoso di intolleranza e di chiusura»

Il consorzio di solidarietà replica alle accuse di Roberto Bartole (FdI): «Ridicolizza e insulta i richiedenti asilo neppure troppo velatamente e in sprezzo dei valori costituzionali»

«La campagna di intolleranza condotta da formazioni politiche estremiste a Trieste non accenna a placarsi. L'ultima in ordine di tempo riguarda le dichiarazioni del sig. Roberto Bartole, che addirittura attacca la partecipazione dei rifugiati alla "Marcia della Pace" del primo gennaio, ridicolizza e insulta i richiedenti asilo neppure troppo velatamente e in sprezzo dei valori costituzionali, auspica infine che sia impedita o comunque limitata la loro partecipazione a eventi pubblici, che dovrebbe essere esclusiva (nelle intenzioni di Bartole) degli italianissimi. Come se il richiedere la pace non dovesse essere sentito, in prima istanza, proprio da coloro che sono in fuga dalla guerra».

Il Consorzio Italiano di Solidarietà – Ufficio Rifugiati Onlus replica agli attacchi del membro di Fratelli d'Italia Roberto Bartole che sottolineava come nel corte ci fossero molti richiedenti asilo assistiti dall'Ics con cartelli «di cui probabilmente non conoscono neanche il significato»: «Molti dei rifugiati presenti a Trieste hanno scelto di partecipare alla Marcia della Pace, oltre che per condannare i conflitti in corso nei propri paesi (a cui gli eserciti dei paesi occidentali partecipano in larga misura), anche quale scelta consapevole di risposta al clima velenoso di intolleranza e di chiusura alimentato da pochi ma rumorosi esponenti politici in Italia. L'ICS chiede alle forze politiche di qualunque orientamento di prendere le nette distanze da simili eccessi.

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