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“Un immigrato in famiglia”, opposizione: «Si pensi prima alle famiglie triestine in difficoltà»

«“Un immigrato in famiglia” sembra più il nome di una fiction televisiva, ma invece è una triste realtà tutta triestina». Lo ha affermato il capogruppo in consiglio Comunale di Pdl-Forza Italia Lorenzo Giorgi nel corso di un'intervista rilasciata al tg di TeleQuattro

«“Un immigrato in famiglia” sembra più il nome di una fiction televisiva, ma invece è una triste realtà tutta triestina». Lo ha affermato il capogruppo in consiglio Comunale di Pdl-Forza Italia Lorenzo Giorgi nel corso di un'intervista rilasciata a Bernardo Gulotta e trasmessa durante il tg di TeleQuattro durante la conferenza stampa convocata  da tutta l’opposizione in consiglio comunale.

Non è l’accoglienza in sé il problema – hanno affermato in coro – bensì il Comune che sta cercando di incentivare, accattivare e comprare la disponibilità dei cittadini di Trieste.

«Non ci stiamo assolutamente - ha continuato Giorgi – dobbiamo pensare prima alle famiglie triestine in difficoltà, quelle che tengono a casa i propri anziani e disabili e che non hanno qualsiasi tipo di aiuto da parte dell’amministrazione comunale».

«Ci accusano di fare una battaglia tra poveri – spiega il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Claudio Giacomelli – ed hanno ragione, perché l’Italia è un paese povero così come lo sta diventando Trieste. Anche come scelta di politica estera è completamente sbagliata. In quanto sia l’Austria che la Slovenia stanno alzando dei muri sui confini, invece noi li invitiamo a venire a Trieste con questo tipo di provvedimento. Deve essere chiaro che a Trieste, così come in regione, di spazio non c’è ne più. Questo non lo dice Fratelli d’Italia, ma lo ha riferito a gennaio la presidente Serracchiani quando i richiedenti asilo in regione erano 1700, ora sono più del doppio, circa 4000».

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