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Immigrazione, Zilli (LN): «Lezioni gratuite di sci ai bambini stranieri, una vergogna che si ripete»

«La prima forma di razzismo in danno ai nostri bambini e ai nostri ragazzi è proprio regalare agli ultimi arrivati corsi di sci che tante famiglie friulane non possono permettersi»

«La prima forma di razzismo in danno ai nostri bambini e ai nostri ragazzi è proprio regalare agli ultimi arrivati corsi di sci che tante famiglie friulane non possono permettersi».
Tuona così Barbara Zilli (LN), commentando l’iniziativa di regalare anche quest’anno lezioni di sci ai minori stranieri non accompagnati ospiti a Bosco di Museis.
«Fa rabbia vedere il ripetersi di un’iniziativa che rappresenta un vero e proprio ceffone nei confronti di tutti quei friulani che pagano le tasse faticando ad arrivare a fine mese e che avrebbero certamente piacere di passare un week end in famiglia sulla neve».

«Fa ancora più rabbia e grida letteralmente vendetta sentire il promotore di questa vergogna ammettere di spendere 30 euro a testa per finanziare questi corsi, piuttosto che “intascarsi” il denaro.È facile quindi immaginare quanto sia il divario tra i soldi effettivamente necessari per accogliere i presunti profughi e la somma che viene realmente destinata e che finisce per arricchire il pulpito da cui si urla al razzismo ad ogni piè sospinto».
«Giusto ieri, un’anziana padovana di 75 anni sveniva dalla fame mentre faceva la spesa e oggi leggiamo di cooperative che regalano ancora una volta lezioni di sci a presunti profughi, con il beneplacito dell’Unione Europea e del Pd».
«Domenica - conclude Barbara Zilli - sarà l’occasione per dire finalmente basta a questa vergognosa discriminazione nei confronti dei cittadini italiani e riportare un briciolo di buonsenso in un Paese che ne ha viste davvero troppe».

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