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Immigrazione, Piccin (FI): «Basta rimborsi forfettari, serve trasparenza»

La proposta di legge di modifica del decreto legge n° 451 risalente al 1995 di Mara Piccin in cui chiede che le associazioni e le cooperative facciano un rendiconto di ogni spesa

«Inaccettabile che chi fornisce accoglienza non debba rendicontare le spese effettive ma riceva un rimborso forfettario». Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia, ha illustrato in VI commissione consiliare la proposta di legge nazionale di modifica del decreto legge n° 451 risalente al 1995 che in sostanza prevede che le associazioni o le cooperative che si occupano di accoglienza non siano obbligate a nessuna rendicontazione e ricevano rimborsi forfettari pro-capite e pro-die.

«La situazione dell'accoglienza in Italia è drammatica, vi sono scandali e migranti abbandonati a se stessi, eppure chi riceve l'incarico di seguire queste vicende continua a monetizzare. Con la proposta di legge, chiedo che venga modificata l'attuale norma che risale al 1995 quando vi era l'emergenza sbarchi in Puglia e non può essere considerata attuale oggi alla luce anche delle problematiche su tutto il territorio». «Non penso serva ricordare gli scandali di "mafia capitale" - prosegue la consigliera azzurra - e da allora non è stato fatto nulla. Chi riceve mandato dalle Prefettura dovrà rendicontare ogni spesa e lo dovrà fare in modo del tutto trasparente visto che è richiesto a chiunque riceva soldi pubblici. In questo modo si otterrebbe finalmente un sistema che fa capire ai cittadini come lavorano queste onlus o queste cooperative e soprattutto viene fatta chiarezza».

«Sono convinta - conclude Piccin - che il Pd sarà favorevole a un'iniziativa di buonsenso e senza strumentalizzazione».

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