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L'annuncio della Regione

Imu: dal prossimo anno il Fvg potrebbe decidere in autonomia

L'annuncio dell'assessore alle autonomie locali Roberti. Al via il piano di concertazione dei tributi immobiliari prima della definizione del decreto legge, che potrebbe essere approvato in autunno. Dal 2023 potrebbe essere la Regione Fvg a stabilire la leva fiscale, orientando così in autonomia lo sviluppo del territorio

Dal 2023 l’Imu potrebbe non essere più a gestione statale e sarebbe la Regione Fvg a stabilire la leva fiscale, orientando così in autonomia lo sviluppo del territorio, anche a livello di singoli comuni. Lo ha dichiarato oggi in conferenza stampa l’assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, nel presentare l'imminente piano di concertazione per la disciplina dei tributi immobiliari locali. L'assessore definisce la futura imposta locale di carattere immobiliare “una svolta epocale per il sistema del Friuli Venezia Giulia. Finora abbiamo avuto un’imposta che ha creato diversi problemi, che viene dallo stato e non considera le peculiarità del Fvg. Ora eserciteremo appieno la nostra autonomia, specialmente quella tributaria. Sarà così possibile decidere quante tasse far pagare ai nostri cittadini per poter erogare al meglio i servizi”. L'annuncio arriva mentre a Roma, in questi giorni, si sta discutendo sulla riforma del catasto.

Secondo Roberti “l’autonomia della leva fiscale serve anche per poter orientare delle scelte di sviluppo del territorio. Se io decidessi di tassare le seconde case ed esentare completamente i capannoni industriali farei una scelta politica precisa: quella di favorire le aziende, mentre esentando le strutture alberghiere farei una scelta di carattere turistico. Questo finora non è stato permesso appieno perché avevamo una norma nazionale che uniformava tutte le regioni, dal sud al nord. Ora i sindaci avranno un’arma in più per poter orientare anche uno sviluppo locale e comunale sul territorio di competenza”.

Contestualmente saranno uniformati tutti i comuni al sistema informatico. “Questi mesi – ha detto Roberti - li abbiamo utilizzati per avere un censimento puntuale di tutti gli immobili presenti sul territorio regionale, su 215 comuni abbiamo acquisito i dati di 180 comuni, ci manca quella piccola parte che completeremo nelle prossime settimane, nel frattempo passiamo alla parte del confronto dei portatori di interesse: Comune, Regione e contribuenti. Speriamo che il 31 dicembre del 2022 sia l’ultimo giorno dell’imu nazionale".

Il ddl potrebbe essere approvato in via definitiva in autunno per diventare esecutivo il prossimo anno. Secondo l’assessore si stima che il gettito complessivo dell'Imu sia di circa 370 milioni dieuro all'anno al netto dei 92 milioni di euro già stabiliti dall'accordo Stato-Regione del 2019.

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