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Indennità di espropriazione dalla Regione, Ziberna (Fi): «Scandalosi ritardi nei pagamenti»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Con un accordo di programma del 2006 finalizzato alla realizzazione del parco commerciale Ikea – Tiare, a Villesse e Romans d’Isonzo, era stata anche concordata la realizzazione di interventi di adeguamento delle opere di arginatura del torrente Torre nei Comuni di Villesse, Romans d’Isonzo e Campolongo Tapogliano. A seguito della conclusione delle procedura di selezione per l’individuazione di uno sponsor, la società immobiliare Arco s.r.l., con sede a Brescia, è risultata aggiudicataria della realizzazione delle opere di difesa idrogeologica sul torrente Torre»., ne dà notizia il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Rodolfo Ziberna.

«Risale ormai al 2013 – spiega Rodolfo Ziberna - il decreto con cui la competente direzione regionale ha approvato i progetti definitivi – esecutivi dei lavori di messa in sicurezza e ripristino delle arginature del torrente Torre, che prevedevano l’esproprio e l’occupazione temporanea di beni immobili di proprietà privata. Con successivo decreto del febbraio 2014 la regione indicava le 23 superfici da occupare urgentemente ed espropriare nonché la quantificazione delle indennità provvisorie di espropriazione per le stesse»

«Appare scandaloso – denuncia Ziberna – che ad oggi i proprietari dei beni espropriati non siano stati liquidati della spettante indennità ed addirittura, nonostante reiterati solleciti, non abbiano ricevuta alcuna comunicazione da parte dell’Amministrazione regionale da oltre due anni! Non è possibile che la regione faccia cassa sull’anello più debole che rimane sempre il cittadino!»

«Per questa ragione – annuncia Ziberna – ho rivolto una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani ed all’assessore competente al fine di dare certezze ai cittadini espropriati non solo sul quando saranno liquidati, ma anche sul ‘quantum’, perché agli atti risultano indennità provvisorie inferiori del 50% rispetto a quelle comunicate ai beneficiari con separata nota dalla stessa regione. Inoltre vorrei sapere se non ritengano che si dovrebbe, quantomeno per educazione, informare coloro che hanno subito gli espropri delle ragioni del ritardo e dare loro certezze in ordine al momento della liquidazione del dovuto». 

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