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Informest, Ziberna (Fi):« Da Regione nessuna risposta, chiara volontà si smantellare ente»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«La mancata risposta dell’amministrazione regionale sul futuro di Informest conferma la volontà della giunta di smantellare l’Ente, nonostante la strategicità delle sue competenze nell’ambito del reperimento dei fondi europei».

A lanciare l’allarme è il Vicepresidente di Forza Italia in Consiglio Regionale Rodolfo Ziberna in seguito alla risposta dell’assessore Peroni ad un’interrogazione, presentata dallo stesso Ziberna, nella quale si chiedeva se corrispondevano al vero le voci secondo cui la Regione si starebbe progressivamente disimpegnando da Informest, ponendola pertanto in grosse difficoltà, fino a farne supporre la prossima eventuale chiusura.

«In un momento in cui le risorse economiche scarseggiano – rileva Ziberna – diventa fondamentale reperire i fondi stanziati dall’Unione Europea. Da qui la necessità di avvalersi di enti specifici e competenti, come Informest, che sappiano seguire tecnicamente programmazioni complesse ed incentivare le eccellenze del territorio per renderle competitive in Europa. Da questo punto di vista Informest rappresenta un valore aggiunto in mano alla Regione FVG per costruire percorsi territoriali che connettono i fondi della politica di coesione con l’intera programmazione comunitaria. Un Ente che, peraltro, gode di notevole autorevolezza in ambito internazionale e che ha svolto un determinante lavoro per riuscire a realizzare il GECT fra i Comuni di Gorizia, Nuova Gorizia e San Pietro-Vertoiba».  Ziberna

“Nonostante la sua importanza strategica, la giunta regionale tace su quello che sarà il futuro di Informest che dal 2017 con l’uscita anche della Regione Veneto, diventerà, di fatto, un ente della Regione FVG. Come opposizione siamo molto preoccupati, non solo per il futuro dei dipendenti della struttura (alcuni sono già stati licenziati e per loro, a differenza di altri enti e consorzi non è stata utilizzata la procedura di mobilità e si vocifera di altri imminenti licenziamenti), ma anche per il valore aggiunto che l’Ente rappresenta».

«Che ne sarà, quindi, di Informest – si chiede Ziberna? Verrà chiuso, accorpato a qualche Consorzio o addirittura al costituendo ERPAC, come è trapelato da alcuni interventi della maggioranza consiliare? Si sta effettivamente depotenziando la struttura per poi andare a smantellarla proprio quando dovrebbe invece essere potenziato?».

«Se così fosse – conclude Ziberna – sarebbe il caso che l’amministrazione invertisse la rotta, anche perché è di fondamentale importanza avere in casa un Ente che sa come reperire i fondi europei, senza il bisogno di avvalersi di società esterne. Come INSIEL è il braccio informatico della Regione, così Informest potrebbe e dovrebbe diventare il braccio europeo della Regione». 

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