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Insulti su web e social, Cosolini e Russo a difesa di Debora Serracchiani

La presidente bersagliata da beceri insulti per il suo momento di difficoltà in Consiglio regionale dov'è scoppiata in lacrime durante il suo discorso in merito alla Finanziaria 2017

«Sono il primo a non essere d’accordo con alcune scelte fatta da Debora Serracchiani: l’ho detto più volte pubblicamente.
Ma gli insulti a cui è stata sottoposta in queste ore sui social sono inaccettabili: la violenza verbale è uguale (e a volte peggio) di quella fisica. E non la merita nessuno, in particolare nei momenti di difficoltà».

Il senatore triestino del Pd Francesco Russo si schiera a difesa della presidente Fvg e vicesegretario del suo partito dopo gli insulti che appunto Debora Serracchiani sta ricevendo per il suo momento di debolezza di questa mattina in Consiglio regionale, quando, durante il suo intervento, è scoppiata in lacrime: «Si possono avere idee diverse e manifestare il proprio disappunto, anche in maniera schietta e decisa. Ma senza scadere nella volgarità e nella violenza - ribadisce Russo -. Che sono sempre e in ogni caso da condannare».

Solidarietà giunge anche dall'ex sindaco Roberto Cosolini: «Gli insulti che ho letto in queste ore dopo le lacrime di Debora Serracchiani sono il segno di un imbarbarimento e di una violenza che nulla ha a che fare con il confronto anche aspro proprio della politica. Di questo imbarbarimento e di questa violenza abbiamo infiniti esempi, in particolare sul web. Se perdiamo il rispetto delle persone, dei loro sentimenti , della loro dignità, se l'insulto e l'aggressione prevalgono, siamo alla fine... Anche perché prima o poi non si limiterà al web o a FB. A Debora esprimo la mia solidarietà, più in generale mi sento di dire che dobbiamo combattere questa deriva: sono in gioco valori fondamentali».

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