«ISEE, escludere dai conteggi indennità e pensioni delle persone con disabilità»
Interrogazione a risposta scritta al Governo da parte di Aris Prodani e Walter Rizzetto, parlamentari di Alternativa Libera riguardo l'esclusione indennità e pensioni delle persone con disabilità nei conteggi del nuovo ISEE
Interrogazione a risposta scritta al Governo da parte di Aris Prodani e Walter Rizzetto, parlamentari di Alternativa Libera sull'esclusione delle indennità e delle pensioni per le persone con disabilità nei conteggi del nuovo ISEE. Di seguito l'interrogazione del 17 aprile.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Prodani
Al Ministro del Lavoro e delle politiche Sociali
-per sapere
-premesso che:
il decreto legge del 6 dicembre 2011, n. 201, che reca “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici “- più conosciuto come Salva Italia -, all’articolo 5 prevede che nel calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, ISEE, vengano inserite anche le prestazioni assistenziali;
con la legge del 27 dicembre 2013, n. 147, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato- Legge di stabilità 2014- l’indennità di accompagnamento perde un suo carattere specifico, vale a dire, una provvidenza di natura indennitaria, che serve a far raggiungere l’indipendenza fisica alla persona che ne è priva, differente da quelle provvidenze che hanno natura meramente integrativa della ridotta capacità reddituale della persona con disabilità;
ancora, con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, il successivo Decreto Ministeriale del 7 novembre 2014 sul nuovo modello della dichiarazione sostitutiva unica è stata completata la riforma dell’ISEE, con decorrenza 1° gennaio 2015 e la conseguente circolare INPS n. 48/2015 ha reso noto le nuove soglie ISEE 2015 ricalcolate con i nuovi criteri previsti dalla riforma;
già nell’Agosto 2014 durante la Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali riunitasi a Roma, una mozione presentata su indicazione della Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, dal presidente Franco Jacop del Friuli Venezia Giulia, ed approvata dal Consiglio, chiedeva che si sensibilizzasse il ministro competente in merito alle ricadute negative sulle persone con gravi disabilità e che si fosse intervenuti in Parlamento affinchè non fossero conteggiate nel calcolo del nuovo ISEE l’indennità di accompagnamento e le pensioni di invalidità;
anche la Consulta Regionale delle Associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia Onlus, ha espresso il proprio parere e la propria contrarietà alla nuova formulazione del calcolo dell’ISEE, unitamente alle altre Associazioni del Settore che in fase di stesura della nuova normativa prima, e dell’approvazione poi, si sono sempre battute per tenere fuori dal calcolo ISEE le indennità e le pensioni summenzionate;
l’11 febbraio 2015 il tribunale amministrativo regionale del Lazio, con le sentenze n. 2425, 2458 e 2459 del 2015, ha stabilito che il nuovo Isee deve essere rivisto, dichiarando l’illegittimità dell’articolo 4 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, nella parte in cui prevede che nel reddito complessivo siano conteggiate anche le indennità e le pensioni percepite dai soggetti disabili;
inoltre, il Tribunale Amministrativo, ha, in una delle sentenze, dichiarato illegittima la differenza tra le franchigie, più basse, previste per i maggiorenni con disabilità e non autosufficienti e quelle, più alte, previste per i minori con disabilità e non autosufficienti,
tali sentenze hanno effetto immediato e valgono per tutti;
poiché il calcolo dell’Isee viene fatto in base alla legge ed elaborate dall’INPS senza i correttivi introdotti dalle sentenze si potrebbero verificare enormi disguidi a danno degli utenti e a scapito del servizio offerto dagli operatore del settore, creando ancor di più confusione ed incertezza;
se sia a conoscenza della situazione sopra descritta e quali ulteriori elementi abbia in merito;
quali provvedimenti intenda adottare al fine di correggere le anomalie legislative venutesi, inevitabilmente, a verificare in seguito delle sentenze emesse dal TAR del Lazio;
come pensa di intervenire presso l’INPS affichè celermente vengano rivisti i conteggi per le soglie ISEE calcolate in base ai criteri previsti dalla riforma.