Amministrative, Italia Viva presenta il programma davanti alla biblioteca civica: "Priorità alla cultura"
Gli esponenti renziani: "Oggi in tante piazze d’Italia, Italia Viva è stata presente con i suoi banchetti e con le proposte che sta portando avanti al governo. Un governo che ha saputo finalmente portare avanti quel deciso cambio di passo per ridare speranza a tutti noi"
Italia Viva presenta il suo programma per le amministrative e sceglie come luogo simbolo palazzo Biserini, la biblioteca civica di piazza Hortis, per dare il segnale di come "cultura e servizi culturali per noi siano tra le priorità". Presenti in piazza Antonella Grim, Gianfranco Depinguente, Emanuele Cristelli e altri iscritti, raggiunti in mattinata da Ettore Rosato. Allestito anche un banchetto a Muggia, sul posto un altro esponente del partito di Matteo Renzi, Dejan Tic.
Come dichiarato in una nota stampa, "oggi in tante piazze d’Italia, Italia Viva è stata presente con i suoi banchetti e con le proposte che sta portando avanti al governo. Un governo che ha saputo finalmente portare avanti quel deciso cambio di passo per ridare speranza a tutti noi. Anche a trieste siamo scesi in piazza - e continueremo a farlo fino all’autunno - per confrontarci con i nostri concittadini e concittadine sui temi locali"
"La ristrutturazione di Palazzo Biserini - spiega Italia Viva - deve essere inserita nel piano pluriennale delle opere comunali perché mancano ancora ingenti somme per completarla. E bisogna attivare un importante percorso concorsuale per assumere personale con competenze digitali per attivare la digitalizzazione dei servizi museali e bibliotecari. Così potremo anche ampliare gli orari di apertura delle biblioteche comunali: avremo infatti dopo il covid sempre più bisogno di spazi di socialità. Infine, ci sta molto a cuore sostenere tutti i progetti con cui si possa fare rete tra le varie realtà culturali e teatrali cittadini, incentivando l’utilizzo gestito degli spazi comunali ( sale e spazi verdi) anche qui in ottica di “ cura dalle sofferenze e solitudini della pandemia”.