Il capogruppo in Consiglio comunale della Lega nord, Paolo Polidori, su manifestazione per ricordare la proclamazione delle Leggi Razziali: «A leggere il titolo cubitale de "Il Piccolo", sembra che il Comune di Trieste abbia deciso di reintrodurre le leggi razziali. Al di là della "legittima" esigenza di creare lo scoop, si trascende e si travisa il fatto per arrivare a crearne un caso di discriminazione razziale! Ma questo non ci stupisce, anche perché non trattasi solo della ricerca di scoop, ma di politica della denigrazione sull'operato del centrodestra!»

«Il fatto, semplice e lineare, non è la "negazione al raduno", come si vuol far credere, quanto l'ipotesi di farlo in piazza Goldoni, cioè nel luogo dove è eretto il monumento a tutti i totalitarismi... si può discutere sul fatto che piazza Unità sia più bella di piazza Goldoni (e non ci vuole tanto), ma un giudizio asettico e acritico non può contestare il fatto che, proprio in virtù del monumento, quella sia la sede più opportuna!»

«Questi erano i miei pensieri e le mie valutazioni, quando leggo un passaggio del Presidente della Comunità Ebraica, il quale afferma che "ricordare l'anniversario in piazza Goldoni, il rischio è di mettere insieme tragedie diverse". Ma come, ci sono dunque tragedie dei totalitarismi che hanno rango inferiore alla promulgazione delle leggi razziali?! Forse le vittime di Stalin (delle quali milioni furono ebree) hanno meno rango di quelle (senza far numeri) derivanti dalle leggi razziali?! Spero di aver interpretato male il passaggio del signor Salonichio, ma se l'affermazione è vera, a questo punto ogni dubbio sul fatto che la manifestazione vada fatta in piazza Goldoni mi si dipana istantaneamente!»