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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Lettera aperta a M5S, Russo (Pd): «Grande successo in rete, apprezzato il messaggio positivo»

Lo rileva in una nota Francesco Russo, senatore del Partito Democratico: «Mi piacerebbe che si abbassassero i toni e si parlasse più di contenuti e meno per slogan. C’è bisogno di gareggiare insieme per combattere le infiltrazioni mafiose, non di fare a gara a chi scredita di più l’altro»

«Più di 2000 “mi piace”, 500 commenti, 500 condivisioni e oltre 100.000 visualizzazioni solo sulla pagina personale di Facebook in meno di 24 ore. Unite a quelli delle pagine e degli utenti che hanno condiviso il post  (altri 800 “mi piace” e 230 commenti): la lettera aperta ai parlamentari M5S del Segretario d’Aula del PD al Senato Francesco Russo in merito alla vicenda di Quarto in poche ore è diventata straordinariamente virale in Rete».

Lo rileva in una nota Francesco Russo, senatore del Partito Democratico.

«Credo che - continua il senatore Pd - il successo del mio post derivi dal fatto che, a differenza di altri commenti, trasmette un messaggio positivo, invita al dialogo e all’azione comune. E’ vero, sono stufo di subire le aggressioni grilline, non condivido buona parte della loro azione politica e non mi piace il loro modo di agire e di comunicare ma allo stesso tempo sono convinto che sia sbagliato ripagarli con la stessa moneta».  

«Loro - sottolinea Russo -  ci apostrofano come mafiosi e io sorrido: come loro sono un senatore di primo mandato, non sono né indagato né mai stato condannato e come loro verso una parte del mio stipendio ogni mese per finanziare start up di giovani imprenditori. Le mele marce, purtroppo, ci sono da una parte e dall’altra, vanno isolate e allontanate. Così come esistono – ed è giusto ricordarlo - anche tantissimi politici onesti che lavorano bene e con passione sia nel PD, sia nel M5S, sia negli altri partiti che compongono l’arco parlamentare».

«Una speranza – conclude Russo - per i prossimi mesi? Mi piacerebbe che si abbassassero i toni e si parlasse più di contenuti e meno per slogan. C’è bisogno di gareggiare insieme per combattere le infiltrazioni mafiose, non di fare a gara a chi scredita di più l’altro. Smettendola di urlare, insultare o scadere in reazioni scomposte”. Altrimenti l’unico risultato che otterremo sarà quello di screditare ancor di più la politica agli occhi dei cittadini. Facendo, ancora una volta, il gioco delle organizzazioni criminali”».

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