Lupieri (pd in Consiglio Regionale): " ma che fine ha Fatto lo Studio Epidemiologico sulla Ferriera ? "

Riceviamo da Sergio Lupieri consigliere regionale Pd e pubblichiamo:

Tutti gli stabilimenti siderurgici vivono sospesi fra il diritto al lavoro ed il diritto alla salute, entrambi garantiti dalla Costituzione, solo che quello alla salute è primario, perché coinvolge non solo tutta la popolazione ma anche i lavoratori stessi.
Anche per questa finalità, con Legge strumentale alla manovra di bilancio 2008, venne istituito l'"Osservatorio epidemiologico ambientale", che aveva il compito di svolgere uno studio per un programma triennale sugli aspetti epidemiologici della valutazione dei danni alla salute da esposizione a cancerogeni ambientali anche su base predittiva.

Era stata prevista la collaborazione dell'ARPA con le Università, e con gli enti del servizio sanitario regionale, ed alla fine del triennio avrebbe dovuto essere approvato un protocollo operativo 2008-2010.

Ma a tuttoggi nulla si sa di questo documento, più che mai prezioso per il monitoraggio e per gli studi di epidemiologia ambientale, che poteva consentire di evidenziare in modo molto puntuale i diversi responsabili di patologie tumorali o di patologie croniche cardio-respiratorie, legate forse anche maggiormente ai picchi delle concentrazioni degli inquinanti più che alla loro media annuale.

Nello studio si affrontava anche la situazione della zona di Servola a Trieste, collegata direttamente alla presenza della Ferriera, e quindi fondamentale per rapportare la situazione ambientale allo stato di salute della popolazione e dei lavoratori.

Ho fatto richiesta di tale documento alla Direzione centrale salute dell'Assessorato alla sanità, all'ARPA, e ai Presidenti della III e IV commissione consiliare competente, in modo di poter portare alla conoscenza di tutti lo stato di salute dei cittadini rapportato alla presenza di insediamenti produttivi di varia natura e tipo, e quindi la loro compatibilità ambientale.

Sergio Lupieri
Vice Presidente III commissione sanità