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Manifestazione non autorizzata, Trieste Libera: «Rinviato processo contro 17 indipendentisti»

Lo rileva in una nota il Movimento Trieste Libera: «Si è svolta al Tribunale di Trieste la prima udienza di un processo contro 17 indipendentisti accusati di "manifestazione non autorizzata" e di "riunione sediziosa" per una manifestazione del 10 febbraio 2014 a difesa del Porto Franco internazionale»

«Si è svolta stamane al Tribunale di Trieste la prima udienza di un processo contro 17 indipendentisti triestini accusati dal pm F. Frezza di "manifestazione non autorizzata" e di "riunione sediziosa" per una manifestazione del 10 febbraio 2014 a difesa del Porto Franco internazionale del Free Territory of Trieste creato con il Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947».

Lo rileva in una nota il Movimento Trieste Libera.

«Il Movimento Trieste Libera - continua la nota -, difeso dall'avv. Edoardo Longo, ha presentato tre eccezioni preliminari in diritto per dimostrare che lo Stato italiano non ha giurisdizione sul Free Territory, che in materia il giudice italiano non può essere giudice terzo al di sopra delle parti, e che la stessa Costituzione italiana impone al giudice di riconoscere la sovranità di Stato del Free Territory of Trieste».

«Il giudice - conclude - , Marco Casavecchia, ha fissato nuova udienza al 16 novembre per poter valutare le eccezioni presentate. Il presidente del Movimento Trieste Libera, Roberto Giurastante, ha dichiarato che si tratta di un processo evidentemente politico, che utilizza norme sopravvissute del codice fascista ma finirà con la sconfitta dei  poteri nazionalisti italiani che violano i diritti democratici dei cittadini del Free Territory».

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