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Mense scolastiche, Imbriani (M5S): «Nuovo anno ma stessi problemi con giunta Dipiazza»

«Gestito in maniera pessima il contratto di appalto con la Dussmann. Messa solo una “toppa” che non tutela la dignità professionale delle lavoratrici»

Addette alle mense scolastiche di Trieste, Imbriani (M5S): «Nuovo anno ma stessi problemi. La giunta Dipiazza continua a gestire in maniera pessima il contratto di appalto con la Dussmann. Messa solo una “toppa” che non tutela la dignità professionale delle lavoratrici» «Oggi i nostri bambini sono tornati a scuola ma per le addette alle mense scolastiche i problemi sono sempre gli stessi nonostante i proclami mediatici dell’assessore Brandi: taglio dei salari e riduzione dell’orario di lavoro che impedisce di svolgere in modo adeguato tutte le mansioni necessarie».

Il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Alessandro Imbriani segnala le difficili condizioni in cui operano le lavoratrici della Dussmann Service srl, la ditta appaltatrice del servizio mense negli asili nido e nelle scuole di infanzia e primarie del Comune di Trieste «È giusto che si sappia che il servizio di mensa scolastica può prosegue soltanto per la buona volontà di queste lavoratrici che spesso rinunciano alla pausa - non retribuita - per non creare disagi. Un vero atto di amore verso i nostri figli - sottolinea Imbriani -. Purtroppo la giunta Dipiazza ha gestito in maniera pessima il contratto di appalto con la Dussmann Service srl. E adesso, invece di tutelare la dignità professionale di queste lavoratrici, incrementando innanzitutto i controlli, l’assessore Brandi ha pensato bene di attribuire ulteriori fondi a questa azienda che finora si è dimostrata insensibile ai più elementari diritti dei lavoratori. La soluzione “geniale” trovata dall’assessore Brandi è stata quella di dare più soldi alla Dussmann per effettuare alcuni “servizi aggiuntivi” al sabato. Servizi - insiste il consigliere del M5S - già previsti nel capitolato e che dovevano essere assicurati durante la settimana».

«Si tratta solo di una “toppa” messa dalla giunta Dipiazza per coprire i problemi sociali causati da un appalto costruito male. A rimetterci sono sempre i lavoratori. Le addette al servizio mensa, infatti, stanno chiedendo solo un orario adeguato per svolgere degnamente tutte i servizi previsti dal loro contratto. Non certo di lavorare anche il sabato per lasciare tutto immutato gli altri giorni della settimana». «Chi amministra il Comune non dovrebbe preoccuparsi di ostacolare i nostri legittimi sopralluoghi negli istituti scolastici, adducendo come scusa che ci sono protocolli da seguire senza però fornire gli strumenti necessari per toccare con mano quanto stia accadendo giorno per giorno nelle mense comunali. La vera preoccupazione dovrebbe riguardare invece la correttezza del nuovo affidamento che, per stessa ammissione dell’assessore Brandi, è svincolato dal precedente appalto. È sicura la giunta Dipiazza che questo provvedimento non porti a nuovi ricorsi intentati proprio da chi invece ha perso l’appalto?» si domanda Imbriani in conclusione.

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