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Mercatini: minor fatturato per il 72% dei negozianti secondo un sondaggio di Trieste Centro

Cosolini: «Città della Conoscenza? Tutte ca*£$%&e! Solo città dei mercatini». Giorgi: «Si polemizza su di me perché lavoro tanto»

Il comitato degli esercenti Trieste Centro ha proposto un sondaggio a 70 negozianti del centro triestino a proposito dei mercatini, che dal 17 novembre al momento presente si sono avvicendati nelle vie principali del centro pedonale. Risulta che il 72,4% degli esercenti ha registrato minori accessi e minor fatturato nel periodo dei mercatini. Gli esercizi commerciali a cui il sondaggio si è rivolto spaziano tra differenti tipologie: dall'abbigliamento alla cosmetica ai servizi.

Il 50% dei commercianti che hanno risposto ha rivelato una perdita nel fatturato rispetto allo stesso periodo nello scorso anno; il 16,7% riferisce un aumento e il 33,3% un reddito pressoché invariato, dati, questi, che contrastano con l'afflusso turistico, mai copioso come in queste festività. Nonostante ciò, secondo il 90,9%, la percentuale di turisti sul totale degli acquirenti è inferiore al 25%. Nel questionario, i commercianti nel 31,3% dei casi indicano un decremento di scontrini emessi con un valore medio dello scontrino inferiore rispetto al Natale del 2016; il 29,7% lo indica simile a quello dello scorso anno e il 17,2% sostiene di aver emesso più scontrini ma con un valore medio più basso.

«Ho grande rispetto per l'iniziativa - commenta l'assessore al Commercio Lorenzo Giorgi -, c'è una base di partenza per discutere anche se tecnicamente mancano degli elementi perché abbia una validità, chiamiamola, "scientifica". Analizzeremo i dati e vedremo di paragonarli con altri che cercheremo di raccogliere».

Un post dell'ex sindaco Roberto Cosolini su Facebook, corredato da foto del mercatino dedicato alla Befana in piazza Sant'Antonio, inveisce: «Città della Barcolana? Città della Conoscenza? Città del Caffè? Basta dai! Tutte cazzate! Città dei mercatini sempre e comunque! E via all'allestimento di un altro. Si era appena concluso quello di Natale su cui nulla da dire. Ne serviva un altro in questi giorni di qualità modesta? Non credo».

«Va ricordato che il calendario dei mercatini è stato approvato in giunta e discusso in commissione - risponde Giorgi - e se non sbaglio, non vorrei essere smentito, il consigliere Cosolini non ebbe allora la pazienza di attendere la fine della commissione e probabilmente si è perso qualche appuntamento. Noto di essere al centro di quotidiane polemiche - sostiene Giorgi relativamente al suo post sulla raccolta di giocattoli riservati ai bambini italiani -, il che vuol dire che lavoro tanto mentre ci sono amministratori del passato che nemmeno si sentivano nominare».

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