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Migranti caricati a forza nei furgoni, Silp Cgil e Sap: "Solidarietà ai colleghi"

Sap e Cisl commentano un articolo apparso sulla stampa nazionale, nel quale viene riportato il racconto di due pakistani riportati nei balcani dalla polizia italiana

"Averceli i furgoni!" Comincia così il post della Silp Cgil Trieste, che risponde ad un articolo apparso sulla stampa nazionale, nel quale viene riportato il racconto di due pakistani. I migranti descrivono l'odissea subita al loro arrivo in Italia quando, dopo essere stati "caricati a forza nei furgoni", sono stati riportati nei Balcani dalla polizia italiana.

"Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi che in questi mesi - ha dichiarato Michele Tarlao (Silp Cgil), a fronte delle irrisolte criticità più volte segnalate (in termini di uomini e mezzi), hanno svolto con assoluta correttezza e umanità, i servizi di controllo alle ex frontiere e di ricevimento dei migranti rintracciati, respingendo con forza le illazioni pubblicate da un quotidiano, riguardo pratiche illegali che sarebbero state messe in atto alla frontiera di Trieste"

Sulla stessa linea anche il Sap: "Esprimiamo vicinanza e solidarietà alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, ed in particolare a quelli che operano nella Polizia di Frontiera e nella provincia di Trieste". 

"Operatori della sicurezza dall'elevatissima professionalità aggiunge Lorenzo Tamaro, segretario provinciale SAP -che operano con abnegazione non comune nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. Donne e uomini che sempre più spesso sottraggono tempo ed energie ai propri affetti, protraendo il proprio servizio ben oltre l'orario previsto, in condizioni di particolare disagio, a causa delle carenze organiche, di mezzi (altro che furgoni senza finestre), strutture ed inoltre garanzie sanitarie più volte dal Sap denunciate e reclamate".

"Operatori di Polizia - sottolinea Tamaro - che di fronte a quella che non può diversamente essere considerata che un'emergenza, quali i flussi ininterrotti  di migranti che varcano il confine nazionale nella nostra provincia, non lesinano ogni sforzo, sempre secondo le leggi dello Stato e gli accordi bilaterali fra nazioni estere nel rispetto dei trattati europei ed internazionali. Una fascia confinaria di oltre 50 km ove operano non più di cento operatori della Polizia di Frontiera, numero ben inferiore e insufficiente di quanto previsto dalle piante organiche e che il SAP in più riprese ne ha chiesto il rafforzamento in questi anni".

"Condanniamo quindi la gogna mediatica cui sono stati sottoposti le donne e gli uomini della Polizia di Stato triestina; chi di dovere faccia chiarezza prima possibile in modo non ci siano dubbi sull'operato dei colleghi: noi non ne abbiamo!" conclude.

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