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Migranti, Fi: «Mozione per contenere emergenza»

Tra i punti della mozione il potenziamento dell'operazione "Strade sicure", impiego dell'esercito, badge e controlli a sorpresa nelle strutture d'accoglienza, vaccini e misure igieniche per le persone che arrivano

Una mozione per fronteggiare l'intensificazione del flusso migratorio sulla "rotta balcanica" è stata presentata oggi dal gruppo consiliare di Forza Italia in Comune, con il capogruppo Piero Camber come primo firmatario. Presenti anche gli assessori forzisti Angela Brandi, Michele Lobianco, Lorenzo Giorgi e Maurizio Bucci.

L’emergenza

In conferenza stampa Camber ha dichiato che «Siamo di fronte a un'emergenza, il Prefetto dichiara il contrario ma parla solo dei soggetti che sono stati identificati dalle forze dell'ordine, senza tenere conto dei passaggi irregolari attraverso la zona boschiva, che ovviamente non sono registrati e non compaiono nei dati ufficiali citati dalla prefettura. La realtà è ben diversa perché riceviamo continue segnalazioni di indumenti lasciati dai migranti anche nei giardini privati. L'ultima risale a stanotte, nel giardino di un noto avvocato». L’assessore Brandi ha poi dichiarato che alcuni indumenti sono stati rinvenuti anche nel giardino di una scuola.

Il corpo forestale non basta

«Mille sono stati i gesti simbolici - continua il consigliere - e dopo quasi di due anni di richieste sono arrivati i rinforzi, ma teniamo presente che si tratta del corpo forestale che agirà secondo gli orari compatibili (nessuna copertura dall'una alle 5 del mattino). Le stazioni coinvolte, inoltre saranno solo quelle di Duino, Basovizza e Monfalcone, che sono di piccola entità. Ben venga questa soluzione ma occorre sollecitare provvedimenti più seri al ministero degli interni e alla prefettura, ed è quello che chiediamo al sindaco con questa mozione».

“Strade sicure”

Il primo tra i punti richiesti nella mozione chiede un incremento del personale impegnato nell'operazione "Strade sicure", che vede l'impiego dei militari del reggimento "Piemonte Cavalleria", sia per presidiare gli ex posti di blocco sia per la zona boschiva circostante. Si libererebbero in questo modo i mezzi delle forze dell'ordine impegnati nel presidio del territorio.

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Spostare la sede della Commissione

Prioritario, secondo la mozione, anche lo spostamento della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, ora nella sede della Prefettura, a un altro sito di proprietà pubblica. Per Camber «molte delle persone che dormono sulle rive lo fanno anche perché la Commissione si trova nelle vicinanze, e stazionano aspettando il loro turno. C'era stata una proposta per l'ex caserma di via Cumano, con il prefetto Giachetti nel 2012,  poi non se n'è più parlato».

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Badge e controlli a sorpresa

Specifiche richieste anche per i regolamenti interni alle strutture di accoglienza: chi usufruisce del servizio di accoglienza, si specifica nel documento, dovrebbe avere per legge un badge elettronico per verificare la sua effettiva presenza nelle strutture. Maggiore sicurezza deriverebbe anche da controlli notturni a sorpresa da parte della Prefettura. Infine, dovrebbero essere segnalate alla prefettura anche le assenze superiori alle 24 ore, non solo alle 72 come attualmente avviene.

Igiene e controlli sanitari

La mozione chiede anche nuovi obblighi per i richiedenti asilo, come quello delle vaccinazioni, della puntuale assistenza sanitaria per prevenire il probema delle cimici anche nei mezzi pubblici, e della frequenza obbligatoria ai corsi di italiano che, come spiega Camber «Partono in classi da 25 e spesso terminano con 4 persone».

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Provvedimenti severi

«Alla prima contestazione di un reato penale o un gesto violento agli operatori dell’accoglienza – spiega inoltre l’esponente di Forza Italia –,  il richiedente asilo dovrebbe uscire dal percorso di accoglienza della Prefettura ed essere trasferito immediatamente in un centro di permanenza per i rimpatri (Cpr), per concudere l’iter di richiesta di protezione internazionale. Al momento la questione viene affrontata con troppe lettere, avvisi e avvertimenti prima dell’attuazione di un provvedimento serio».

No al centro accoglienza di Lazzaretto

Punto finale della mozione, la richiesta di un intervento per fermare l’apertura di un centro accoglienza a ridosso del confine «Una porta aperta – conclude Camber – verso il nostro paese, con regole molto meno ferree della Slovenia».

Marini e Bucci: «La differenza di Forza Italia»

Il consigliere Bruno Marini commenta invece la decisione di Forza Italia di aver agito compattamente come gruppo: «Siamo fuori dal governo nazionale e non per scelta nostra, ma abbiamo deciso di agire a modo nostro. Noi non siamo per gli slogan, forniamo soluzioni pragmatiche e non ideologiche, e non abbiamo l’ossessione dei migranti, che è solo uno dei tanti problemi organizzativi. Ci sono altri problemi, come le 800 domande per il bando Ater da 4 posti, problemi che ci preoccupano moltissimo e su cui ci concentreremo».
Il linea la dichiarazione dell’assessore Bucci: «Questa conferenza dimostra la differenza, la struttura  e la cultura di Forza Italia. Gli altri usano consiglieri e assessori per fare propagande da Facebook, mentre noi siamo un partito di Governo e agiamo con professionalità, serietà e proposte concrete».

Il Sap: «Numeri non veritieri»

Intervenuto alla conferenza stampa anche il segretario provinciale del Sap Lorenzo Tamaro, che ha definito i dati comunicati dalla Prefettura «non veritieri, perché le segnalazioni di persone irregolari ricevute ogni giorno dalla Polizia dicono tutt'altro. Da anni chiediamo rinforzi per presidiare un territorio di 54 km con solo due pattuglie della Polizia di frontiera. Inoltre non siamo dotati di furgoni specializzati per il trasporto dei migranti, mezzi su cui la vicina Slovenia può invece contare»

Giorgi: «Collegare il cervello»

Ironico Giorgi su passate obiezioni all’impiego dell’esercito: «Anni fa la nostra proposta di impiegare l’esercito per il presidio del territorio è stata criticata per paura che i militari potessero spaventare i bambini e i passanti. Consiglierei a queste persone di collegare il cervello prima di parlare».

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