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Migranti, Zilli (Ln): «22 milioni spesi da Regione in 25 mesi: Fvg hotel per clandestini?»

«Avvocato, psicologo, assistente sociale, insegnante, medico, barbiere, colf e cuoco etnico: servizi gratuiti pagati dai contribuenti grazie a Minniti e Serracchiani»

«L'avvocato, lo psicologo, l'assistente sociale, l'insegnante ma anche il medico, il barbiere, la colf e il cuoco che cucinerà menu etnici: tutti servizi gratuitamente offerti dall'Hotel Friuli e profumatamente pagati dai contribuenti italiani. Una vergogna. Stiamo pensando di organizzare una manifestazione pubblica per condannare la fallimentare gestione Serracchiani che, a partire dalla chiusura del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) fino all'accoglienza diffusa, ha dimostrato di voler trasformare il Friuli in colonia per clandestini». A dirlo, la consigliera regionale Barbara Zilli (LN) in una nota in cui riporta anche la posizione del segretario provinciale della Lega Nord di Udine, Zorro Grattoni.

«Ventidue milioni per 550 richiedenti asilo in 25 mesi: Minniti e Serracchiani non avevano dichiarato di voler alleggerire Udine della presenza di richiedenti asilo? Invece - afferma la Zilli - ci ritroveremo punto e a capo, con soggetti che vivono sulle spalle dei cittadini italiani. L'appalto milionario della Prefettura è uno schiaffo a tutte quelle persone che non riescono neppure ad arrivare a fine mese. Milioni investiti per i clandestini, ma per dare maggiori servizi o investire sulla natalità e sulle giovani coppie friulane la coperta è sempre troppo corta».

«Dopo questo bando - aggiunge la consigliera del Carroccio -, è imminente la pubblicazione di un altro per l'ospitalità di 40 profughi nella caserma Meloni di Tarvisio. Quando anche la Commissione territoriale per le domande di asilo sarà trasferita a Udine, il quadro sarà perfetto. Tutte le richieste sul controllo notturno e sulla possibilità di evitare la pratica del subappalto sono rimaste inascoltate favorendo così solo chi sugli immigrati ci vuole guadagnare e andando costantemente a ingrassare un sistema che dell'accoglienza ha ormai fatto un vero e proprio business».

«Un Friuli indifeso, con sempre meno forze di polizia, invaso da immigrati irregolari liberi di bighellonare alle spalle dei friulani, con in tasca la paghetta giornaliera e con tutti i comfort. È ora che la gente scenda in piazza - conclude l'esponente leghista - per dire no a tutto questo».

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