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Welfare, Pd: "Mille persone a Trieste senza sostegno economico"

La mozione: "La Regione Friuli Venezia Giulia anticipi le somme corrispondenti alla Misura di Inclusione Attiva, con i medesimi requisiti, dalla data della sospensione della misura sino all’entrata in vigore del reddito di cittadinanza”

“Mille persone nel Comune di Trieste rischiano di restare senza sostegno economico. Il sindaco e la Giunta comunale si attivino presso il presidentedella Giunta regionale affinché la Regione Friuli Venezia Giulia anticipi le somme corrispondenti alla Misura di Inclusione Attiva, con i medesimi requisiti, dalla data della sospensione della misura sino all’entrata in vigore del reddito di cittadinanza”. È il dispositivo della mozione che il gruppo del Partito democratico ha depositato in Consiglio comunale, a seguito dell'annuncio fatto dalla Giunta regionale di voler 'congelare', nella prossima Legge di stabilità regionale, le risorse necessarie a rifinanziare la Misura attiva di sostegno al reddito, erogata dal 2015 in Friuli Venezia Giulia.

“Dal 23 ottobre è scaduto il periodo di sperimentazione della misura di inclusione attiva finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia – spiega la segretaria provinciale del Pd Laura Famulari - e non si possono più presentare domande per l'erogazione della Misura di inclusione. Il Comune allo stato attuale non ha in cassa i fondi necessari all’assistenza economica di circa mille persone, che quindi resterebbero prive di un sostegno fondamentale”.

Per Famulari “chi è nel bisogno non può aspettare i tempi del Parlamento o le trattative tra i partiti della maggioranza. Da oggi al momento, peraltro molto incerto, in cui dovrebbe partire il reddito di cittadinanza nazionale si apre un periodo di buio per molti nostri concittadini, e noi chiediamo che sia evitato: si può e si deve. Confidiamo che la Giunta e anche i 5Stelle – conclude - non rimangano insensibili di fronte a questa sofferenza sociale”.

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