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Movida, TriesteVivibile replica a Cason: «Disgustati dalle dichiarazioni: il Comune controlli se i locali hanno gli impianti tarati»

Marina Della Torre risponde duramente al consigliere della Lista Dipiazza Roberto Cason che aveva "consigliato" ai residenti di trasformare le loro abitazioni in B&B

«Desidero esprimere tutto il nostro disgusto provato nel leggere le considerazioni rilasciate dal consigliere comunale Cason a TriestePrima dopo la sua presenza in via Torino intorno alle 23.30 di sabato 14 aprile». Una lettera dai toni forti quella di Marina Della Torre, presidente del Comitato TriesteVivibile nei confronti del consigliere della Lista Dipiazza Roberto Cason che, dopo un sopralluogo nella zona centrale della movida triestina, aveva "consigliato" ai residenti di cambiare le destinazioni d'uso delle loro abitazioni trasformandole in B&B.

«Lui stesso ha rilevato che alcuni locali emettevano ancora musica ed erano sanzionabili (ma questa amministrazione non fa effettuare i controlli!). Come può dire che bisogna accettare tutto questo? - scrive Della Torre -. Poi, come si permette, considerato il ruolo che ha, di sostenere gli incerti diritti di alcuni contro i diritti certi di tanti altri, garantiti da norme penali? Con questa premessa ritengo che possa fare tutto tranne il politico!».

«L’Amministrazione comunale  avrebbe il dovere di far rispettare le leggi nazionali in genere, in particolare quelle inerenti l’inquinamento acustico, indipendentemente se prodotto dalla musica dei locali o dal vociare e schiamazzare dei clienti e dei passanti, essendo la salute psico-fisica un valore primario, tutelato dalla costituzione, mentre gli interessi economici e il divertimento vengono ben dopo! - continua la presidente del Comitato TriesteVivibile -. E non parlo solo dello stress ma anche del fatto che tanti giovani e giovanissimi bevono fuori misura e fuori controllo, lasciando prevedere un loro futuro disagiato e maggiori costi a carico del servizio sanitario nazionale».

«La stessa Fipe, ente che rappresenta i locali pubblici, chiede da tempo controlli e presenza di Forze dell’ Ordine comprendendo che si deve riuscire a mediare interessi contrapposti nel rispetto di tutti. Li abbiamo chiesti anche noi insieme ad Italia Nostra: ma non è servito a niente! Infine - conclude Marina Della Torre - si continua ad ignorare che, al di là degli orari consentiti, gli esercizi pubblici che fanno musica, utilizzando strumenti di riproduzione sonora, debbono garantire per legge che dopo le 22 questa non superi i 55 Db, facendo tarare gli impianti da un tecnico del suono. Il Comune o il consigliere Cason hanno mai fatto eseguire verifiche in tal senso?».

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