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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica S. Vito - S. Andrea / Via Belpoggio

Museo della Bora, Menis M5s: «Da valorizzare e collocare in un luogo più adatto»

«Il vento fa parte dell’identità profonda di questa città, come il mare come il Carso che l’abbraccia, insieme all’eredità letteraria, al respiro profondamente internazionale, alla cultura scientifica e tecnologica ne costituisce il vero dna»

«Trieste è conosciuta nel mondo per la bora, il vento è il suo elemento distintivo. Per questo motivo ci sembra logico che nella nostra città venga realizzato il Museo della bora e dei venti, sviluppando e collocando in un luogo più adeguato rispetto a via Belpoggio la bellissima realtà fatta nascere da Rino Lombardi». È questo il pensiero dei consiglieri comunali del M5S, Elena Danielis e Gianrossano Giannini

L'identità della città

«Il vento fa parte dell’identità profonda di questa città, come il mare come il Carso che l’abbraccia, insieme all’eredità letteraria, al respiro profondamente internazionale, alla cultura scientifica e tecnologica ne costituisce il vero dna - spiegano i due portavoce pentastellati -. Ma il nostro vento è anche una caratteristica unica e peculiare, un’attrazione, ci rende speciali e fa provare ai visitatori che hanno la ventura di capitare a Trieste in quelle giornate frizzanti e cristalline un’emozione diversa, diventa l’esperienza che rende la vacanza memorabile»

La bora in scatola

L’opera meritoria di dedicare un museo alla peculiarità triestina nasce nel 1999 da un barattolo di bora in scatola. Dal 2004 esiste il Magazzino dei venti, un mini-museo, più che altro il progetto di un Museo, che questa città dovrebbe regalarsi. Un luogo dove si apprende che il vento è scienza, meteo, letteratura, arte, ambiente, energia, ma anche memoria e perfino gioco.

Il ritardo tutto italiano

«In qualsiasi altro paese del mondo avremmo già da tempo un luogo dedicato, con all’interno un simulatore, una galleria del vento nella quale scattare quella foto ricordo che poi, viaggiando nella rete dei social, diventerebbe essa stessa testimonial e promozione della città», continua Elena Danielis. La collocazione? «Il Museo della Bora può essere collegato ad altre strutture, magari contiguo all’Immaginario Scientifico spostato in Porto Vecchio, oppure inserito nel contesto dei musei scientifici, vicino al Museo di Storia Naturale», chiosa la portavoce del M5S.

E se fosse palazzo Francol, nel cuore della città? 

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