Pasti (FdI): "l'integrazione passa per un decalogo di comportamento"
"La portata degli attuali fenomeni migratori continui e incontenibili altera i nostri equilibri interni attivando un senso di concreta insicurezza visto, tra l'altro, l'aumento dei casi di reato soprattutto riferiti ai reati minori", esordisce Giovanni NASTI, dirigente provinciale di Fratelli d'Italia e candidato al Consiglio Comunale di Trieste.
"Non possiamo permetterci di subire il fenomeno dobbiamo invece gestirlo nei modi corretti. Pertanto, in un'ottica di accoglienza che può essere generosa solo con chi ha i requisiti per richiedere l'asilo politico, Fratelli d'Italia ha condiviso a livello nazionale e sul piano locale un decalogo di comportamento riferito ai modi e agli atteggiamenti che dovrebbero essere tenuti da chi entra nel nostro Paese per una pacifica e proficua convivenza" aggiunge NASTI.
"Si tratta di un primo passo affinché la nostra italianità espressa nei suoi usi, nei suoi costumi, nella sua libertà di professare le religioni sempre nel rispetto dell'altro e della vita umana, mantenga le radici fondanti nella sua identità nazionale. A tutto questo vanno ad aggiungersi quelle azioni che correttamente il nostro Paese codifica come reati ma che altrove vengono spesso considerati usi e costumi".
"Abbiamo un'identità che và tutelata e questa inizia da piccole ma grandi regole di comportamento che dovrebbero essere sottoscritte e mantenute senza il rispetto delle quali il nostro Paese non può accogliere. Infatti nulla di positivo può avvenire se la persona richiedente asilo non si pone in un'ottica di integrazione con il Paese ospitante" conclude NASTI.