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«No al rigassificatore, Serracchiani faccia ricorso davanti alla Corte Costituzionale»

Marco Zullo, parlamentare europeo del Gruppo Efdd-Movimento 5 Stelle incalza il governatore del Friuli Venezia Giulia ad opporsi «con azioni concrete e non soltanto a parole» all’impianto di Gas Natural previsto a Zaule

«Se Debora Serracchiani non vuole il rigassificatore di Zaule lo dimostri con i fatti, facendo ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro gli articoli 37 e 38 dello Sblocca Italia, che esautorano il ruolo decisionale delle Regioni definito dalla Carta Costituzionale».

Marco Zullo, parlamentare europeo del Gruppo Efdd-Movimento 5 Stelle incalza il governatore del Friuli Venezia Giulia ad opporsi «con azioni concrete e non soltanto a parole» all’impianto di Gas Natural previsto a Zaule.

«Contro le trivellazioni in Adriatico altre Regioni, come Puglia e Marche – ricorda Zullo - hanno fatto ricorso alla Consulta perché lo Sblocca Italia bypassa le competenze di Regioni, Province e Comuni e contrasta con il titolo V della Costituzione. Il Fvg può fare lo stesso per il rigassificatore di Zaule».

«Dire di stare dalla parte dei cittadini e della loro salute non basta. Non è sufficiente affermare, come ha fatto di recente la Serracchiani, che l’impianto è un’opera invasiva e incompatibile con i flussi di traffico del porto e proclamarsi contrari, se al lato marco zullo-2pratico non ci si oppone. Troppo comodo dire di non poterci fare nulla e passare la patata bollente a Renzi. La Serracchiani è vice segretario del Pd, batta i pugni sul tavolo del suo partito e dimostri di tenere davvero alla sua regione impugnando lo Sblocca Italia». In campagna elettorale l’attuale presidente della Regione ha più volte dichiarato che non avrebbe permesso la costruzione del rigassificatore e che avrebbe chiuso la ferriera di Servola, per puntare sulle energie verdi.

«Oggi – annota Zullo – la Serracchiani sta sconfessando le promesse fatte rimpallando le responsabilità nel più classico gioco della vecchia politica. Per puntare ad un’economia più verde è necessario un piano energetico regionale coerente. Perché non è stato ancora vagliato? Approvare il piano energetico regionale prima di quello nazionale darebbe al Fvg un ulteriore elemento politico di opposizione all’impianto. Che per la Serracchiani sia più comodo passare il cerino a Renzi? ». «Tra l’altro – conclude Zullo - nella lista dei Progetti di Interesse Comune vagliata dall’Europa, la presenza di un impianto in alto Adriatico è subordinata ad un accordo previo con la Slovenia, che ha già espresso la sua contrarietà. E la Valutazione di impatto ambientale è ancora aperta e con opposizioni forti sul gasdotto che dovrebbe collegare il rigassificatore alla rete. Pertanto, mi unisco al no transfrontaliero dei sindaci, del Comitato salvaguardia del Golfo di Trieste di Trieste e del Comitato No Smog».

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