RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA NOTA STAMPA DEL CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO COMUNALE FABIO OMERO

Se il Comune ha deciso di non armare la Polizia municipale, come è possibile che alcuni nostri poliziotti continuino a essere distaccati presso la Procura della Repubblica con funzioni giudiziarie? L'ho chiesto oggi in commissione bilancio all'assessore Sbriglia, visto che l'attività di indagine giudiziaria prevede la dotazione della pistola. L'assessore ha spiegato che ci troviamo in un "ginepraio". Il Consiglio comunale (a maggioranza) si espresse a favore della delibera con le linee di indirizzo per l'armamento e quindi l'uso della pistola per i servizi notturni, il controllo e la tutela dei beni comunali e l'attività di polizia giudiziaria. Poi però in Commissione il sindaco ritirò la delibera, che approvava il regolamento e la tipologia delle pistole da acquistare. Una sorta di limbo, che a detta di Sbriglia va risolto.

In Procura sono distaccati 6 poliziotti, che su disposizione del Pm svolgono indagini solitamente su microcriminalità, inosservanza delle norme di soggiorno o reati che coinvolgono i minori. Poi ci sono le funzioni giudiziarie svolte all'interno del Comune stesso, che riguardano per lo più il commercio e le attività edilizie e urbanistiche.

Ora in questo limbo il Comune ha sospeso il servizio notturno e la tutela dei beni comunali e non l'attività di indagine. Ma se questo dipende da scelte interne, non altrettanto vale per i poliziotti distaccati in Procura.

- Mi chiedo - dice infatti l'assessore - se è ragionevole che ci sia ancora il loro distacco presso la Magistratura, o se piuttosto non vada chiesta la "restituzione" dei poliziotti. Ma per questo è necessaria l'autorizzazione della Procura, che tra l'altro ha appena richiesto il distacco di una nuova unità. Distacco, di cui gli uffici stanno valutando l'opportunità - .
Ma se il Comune è nel limbo, domando, come può la Procura continuare a utilizzare nelle indagini poliziotti municipali disarmati e quindi "fuori legge" nazionale?