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Open - Sinistra Fvg: coalizione unita alle elezioni regionali

Lauri: «Da oggi il centrosinistra in Friuli Venezia Giulia può anche provare a vincere»

È ufficiale: in Friuli Venezia Giulia la sinistra correrà unita per le elezioni regionali del prossimo 29 aprile.
Si è svolto sabato 17 marzo a Grado l’incontro definitivo tra forze e persone la cui sensibilità politica ha attraversato, autonomamente e diversamente in questi anni, spazi a sinistra del Pd.
«Forse non è un caso. Grado è, infatti, oggi amministrata da una vivace coalizione di centro sinistra, nata da una lista civica che nelle ultime elezioni comunali ha portato al governo una giovane, preparata e motivata generazione di nuovi amministratori. Si riparte dai giovani, dal mare e da una comune visione aperta.
Il percorso è stato promosso dal nascente movimento Open Fvg che ha messo al lavoro negli ultimi mesi diverse rappresentanze del territorio regionale sotto forma di liste civiche locali ed esperienze di impegno civile.
Sotto la sigla Open - Sinistra Fvg la nuova compagine si presenterà alle elezioni regionali, a sostegno del progetto di centrosinistra e del candidato presidente Sergio Bolzonello».

«Il lavoro intenso di confronto svoltosi nelle ultime settimane mostra la sana caparbietà e la ferma volontà politica nel voler offrire ai cittadini della regione un approdo serio alle molteplicità di sinistra» ha dichiarato Mauro Travanut, iscritto a Mdp e rappresentante riconosciuto della cultura di sinistra in Fvg, che ha proseguito: «Oggi vogliamo dire a tutte le persone di sinistra che, magari anche attraversando la difficoltà di mettere assieme sensibilità diverse, abbiamo costruito una nuova casa la cui porta è aperta ad accogliere coloro che credono in una visione che tenga conto, anche dopo l’affaticamento degli ultimi tempi, di un orizzonte aperto, di una speranza concreta. Non offriamo una zattera, ma l’approdo a una nuova terra per fare nuove politiche di sinistra».

A Udine Open è stato, sin dagli inizi, promosso anche da Furio Honsell, che oggi dichiara: «È un momento di grandissima soddisfazione poichè si è realizzato quel progetto unitario a sinistra che nessuno in Italia ha saputo realizzare - se non nel Lazio con Zingaretti. Oggi in Friuli Venezia Giulia l’obiettivo è stato comunemente raggiunto, anche alla luce delle ultime politiche» E specifica: «È un progetto che va al di là della lista per le regionali poichè contiene il vero seme di una sinistra vicina ai cittadini: siamo partiti dal civismo perchè al centro di una politica di sinistra devono stare un pensiero e un’azione che partano dalla realtà concreta delle esperienze nei territori».

«Il risultato ha una valenza storica e importante. A fronte di una destra che si barcamena e si smembra sulla scelta dei nomi, - dichiara Open - qui si porta avanti un progetto di idee e visioni, sostanziate in un programma condiviso che analizza a 360 gradi la situazione regionale, partendo dalla convinzione che oggi la politica a sinistra va rigenerata e riportata alla sua dimensione positiva: l’ascolto, la partecipazione, il confronto diretto e la trasparenza».

«Sono questi i valori di una “politica a filiera corta” che, -ricordano quelli di Open,- ha la memoria lunga e ricorda benissimo l’immobilismo, e anche i danni, compiuti dalla giunta regionale di centro destra dal 2008 al 2013, guidata proprio da Renzo Tondo. Una Regione ferma e paludata in cui, anche a causa della crisi, la disoccupazione aumentava, la politica di tutela ambientale era congelata, le leggi a favore dei diritti diffusi e del sostegno alla marginalità sociale quasi assenti. Cinque anni di centrosinistra in questa Regione hanno cominciato a spostare gli equilibri, a costruire una Regione in cui i diritti vadano a sostituirsi ai privilegi. Il lavoro non è compiuto e molto resta da fare. Per questo nascono questa lista e questo progetto».

«È stata un’impresa difficilissima, preparata per lungo tempo e a cui a cui abbiamo lavorato incessantemente e con determinazione negli ultimi sei mesi, anche quando sembrava che le divisioni a sinistra ancora una volta avrebbero avuto il sopravvento  - commenta Giulio Lauri, presidente di Open - Fvg-, un contributo che, dal basso, il Friuli Venezia Giulia consegna alla discussione del centrosinistra nazionale che deve profondamente ripensarsi e rifondarsi, tornando alla radice dei propri valori e mettendoli al servizio di un progetto concreto di trasformazione radicale della società che abbia al centro l’uguaglianza, il lavoro, l’ambiente e le libertà». E conclude: «Da oggi il centrosinistra in Friuli Venezia Giulia può anche provare a vincere».

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