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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Opportunita' per le Famiglie: la Regione Finanzia Progetti di Gruppi di Famiglie

Con l'anno nuovo, novità in arrivo anche per le famiglie: è pronta a partire, infatti, una nuova linea di intervento per la promozione ed il sostegno dei progetti promossi dalle famiglie e dalle stesse organizzati per il soddisfacimento di varie...

Con l'anno nuovo, novità in arrivo anche per le famiglie: è pronta a partire, infatti, una nuova linea di intervento per la promozione ed il sostegno dei progetti promossi dalle famiglie e dalle stesse organizzati per il soddisfacimento di varie esigenze legate alla quotidianità. "Muovendo da questo dato di fatto - riferisce l'assessore Molinaro - abbiamo ritenuto necessario accompagnare i nuclei che si impegnano nella realizzazione di servizi autoprodotti con un'azione concreta di sostegno nei confronti dei progetti che possono avere continuità nel tempo e favorire dinamiche di crescita familiare e sociale.

La nuova linea di intervento, già prevista nell'ambito della legge quadro per la famiglia, è stata recentemente disciplinata con apposito regolamento e troverà attuazione, per la prima volta, nel 2012 affiancandosi agli interventi regionali già in essere e collaudati, quali la Carta famiglia, l'assegno di natalità per i nuovi nati e l'abbattimento dei costi dei servizi per la prima infanzia, azioni per le quali il bilancio regionale recentemente approvato prevede, anche per il prossimo anno, stanziamenti in linea con quelli del 2011.

"Abbiamo considerato come dato di partenza il molto che le famiglia già fanno nelle diverse realtà locali piccole e grandi -sottolinea ancora Molinaro - volendo accompagnare, con il meccanismo della contribuzione pubblica, la realizzazione di una rete di opportunità a disposizione non solo dei promotori ma del territorio, valorizzando l'assunzione di responsabilità delle famiglie, insieme a progetti gestiti anche in collaborazione con le istituzioni locali, quali i Comuni e le scuole.
In tale prospettiva abbiamo chiesto alle tre realtà associative della cooperazione, al Centro servizi del Volontariato e al Forum delle associazioni familiari di essere parte attiva nel promuovere le progettualità e concorrere al superamento delle inevitabili complessità connesse ad un'azione che vuole continuare nel tempo".

Le famiglie, in numero non inferiore a sette ed organizzate in forma di associazione (riconosciuta o meno) o di cooperativa, potranno proporre interventi in due ambiti prioritari: i servizi educativi rivolti ai minori e le iniziative di mutuo aiuto, quali le banche del tempo, l'organizzazione di gruppi di acquisto e altre forme di scambio sociale.

Tutti i progetti, a garanzia della loro effettiva corrispondenza a reali esigenze sociali, dovranno essere cofinanziati dai proponenti in misura non inferiore al 15 per cento del costo complessivo, mentre l'aiuto regionale, non potrà superare il tetto massimo dei 30 mila euro, fissato per consentire il sostegno al più alto numero possibile di iniziative.

Il fondo disponibile per il primo avvio dell'intervento è di 1,9 milioni di euro.

Ai fini della selezione dei progetti i criteri di valutazione prevedono, tra l'altro, che venga verificata la coerenza con le due priorità stabilite e accertato, in particolare, il "tasso di familiarità" presente, ovvero il rapporto tra il numero delle famiglie proponenti e quelle effettivamente beneficiarie dell'intervento.
Più alto è il rapporto, maggiore il punteggio assegnato.

Per accedere alla contribuzione regionale sarà pubblicato un apposito bando, verosimilmente a metà gennaio 2012, che stabilirà almeno 60 giorni di tempo per la presentazione dei progetti.
L'intendimento è di concludere rapidamente l'istruttoria dei progetti e rendere pubblica la graduatoria dei beneficiari entro la tarda primavera.

Le attività, quindi, potranno partire già dall'estate ed avere una durata massima di un anno.

Tutti gli adempimenti tecnici e amministrativi saranno curati, per conto dell'Amministrazione regionale, dall'area Welfare dell'Azienda per i servizi sanitari 5 "Bassa Friulana", che potrà fornire anche le necessarie informazioni agli interessati.

"Siamo la seconda Regione italiana che promuove un intervento così complesso su scala regionale - precisa infine l'assessore Molinaro - ma non possiamo fermarci di fronte alle difficoltà inevitabili quando il coinvolgimento è di realtà piccole o piccolissime che non sono strutturate per i rapporti con la pubblica amministrazione. Anzi dopo la prima attuazione dell'intervento daremo vita anche ad un Registro regionale delle associazioni familiari, proprio per individuare puntualmente 'i nostri nuovi alleati' nelle singole realtà territoriali.

Tutto questo perchè siamo fermamente convinti che la condizione di difficoltà del tempo presente si possa superare solo con un supplemento di attenzione verso la famiglia, fondamento della nostra società".

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