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Ordinanza anti-burkini, Zorzini (Comunisti Italiani): «Comportamenti razzisti della Giunta»

Lo rileva in una nota Bruna Zorzini, segretaria provinciale dei Comunisti Italiani

«La nuova Giunta di centro destra a Trieste non perde tempo a distinguersi in comportamenti che non si ispirano alla civile convivenza, la tolleranza ed il rispetto delle libertà individuali. Dopo il provvedimento che vieta l'accesso alla Sala matrimoni del Comune a coppie non eterosessuali, ora il Vicesindaco, pensa già ad un'ordinanza anti burkini per il Bagno alla Lanterna, per distinguersi, come primi paladini in Italia, della libertà delle donne».

Lo rileva in una nota Bruna Zorzini, segretaria provinciale dei Comunisti Italiani

«Il web - continua la nota -  intanto ci rimanda immagini che ci mostrano suore, completamente vestite su una spiaggia che immergono solamente i piedi nell'acqua o contrappongono alla foto di una donna in burkini in una piscina la foto sconvolgente di un bambino siriano, appena dissepellito dalle macerie di un ospedale colpito delle bombe».

«Tutto ciò - sottolinea Zorzini -  ci dovrebbe far riflettere sull'arroganza degli occidentali che vogliono decidere in maniera per niente imparziale sul comportamento delle donne, quelle stesse donne – che in grande numero - nella nostra società sono soggette a molestie psicologiche e fisiche anche in famiglia e che qualche volta, per emergere nella carriere ed anche in politica, non disdegnano di mostrare le loro forme per adeguarsi a canoni che una società maschilista impone. È questo essere libere??». bruna zorzini-2

«E - ancora la segretaria comunista -  per rispondere allo stesso primo ministro francese Valls : se il burkini non è compatibile con i valori delle società occidentali, bombardare un ospedale ed uccidere civili inermi, forse lo è?? E per i nostri dinfensori nostrani della liberta: è forse, in nome della stessa che viene vietato ad una coppia dello stesso sesso la pari dignità, stabilendo zone off limits per loro all'interno del Palazzo Comunale, in cui possano sancire il loro legame?».

«In questo senso - sottolinea - , credo che gli esponenti della Giunta Di Piazza farebbero bene seguire le parole del Vicario della Diocesi triestina che invitano al rispetto ed alla moderazione nei confronti del diverso, di chi come le donne mussulmane – trovandosi a vivere in una società molto diversa dalla loro – non è detto che per costrizione – si vestano nella maniera che la loro tradizione impone».

«Reciproca conoscenza - conclude la nota - , tolleranza solo questo e non il malcelato razzismo che ispira i comportamenti di chi governa oggi la città, faranno di Trieste la città multiculturale di cui tanti, nelle cerimonie ufficali, si riempiono la bocca!».

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