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Ottenimento patentino merci pericolose, Novelli (Fi): «Stop concorrenza indebita con Slovenia»

È quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli in una mozione presentata alla giunta regionale.

«Adottare soluzioni celeri per la correzione della situazione di indebita concorrenza che si è venuta a configurare con la Slovenia per l’ottenimento del patentino ADR (Agreement of Dangerous Goods) e che crea un danno potenziale agli autisti ed alle aziende del nostro Paese, prevedendo una maggiore sburocratizzazione delle pratiche necessarie per ottenere la certificazione». 

È quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli in una mozione presentata alla giunta regionale.

«Il certificato di formazione professionale ADR – rileva Novelli – abilita il possessore alla conduzione di mezzi adibiti al trasporto di beni pericolosi come carburanti, prodotti chimici, rifiuti, certificandone pertanto anche l'idoneità a gestire situazioni di potenziale pericolo, come un incidente stradale. Come confermato da una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il certificato può essere legittimamente conseguito in altro Stato dell’UE ed impiegato per condurre il veicolo di un’azienda italiana. Oltretutto non sussiste nessuna obbligazione giuridica, da parte del titolare di un c.f.p. ADR conseguito in uno Stato membro dell'UE, di convertire il medesimo in equipollente documento nazionale, ferma rimanendo la facoltà da parte dello stesso titolare di chiederne la conversione».

«Il certificato viene rilasciato dall’Autorità competente che attesta la partecipazione ad un corso di formazione ed il conseguente superamento di un esame scritto a quiz». 23giu15. cani bus ziberna novelli-2

«Nella nostra regione ed in quella confinante del Veneto – prosegue l’esponente di Forza Italia – è ormai da anni diffusa la prassi, da parte di molti autisti in possesso di patente di guida italiana e dipendenti o titolari di imprese italiane, di recarsi in Slovenia per ottenere il patentino ADR con tempi più celeri e modalità semplificate rispetto all'analoga procedura italiana. Da quanto si apprende dalla stampa in alcune località slovene sarebbe addirittura possibile ottenere il c.f.p. ADR in un fine settimana, mentre in Italia per il conferimento del medesimo titolo abilitante è prevista la frequenza continuativa di un corso ed il superamento di un esame molto selettivo da tenersi obbligatoriamente presso la motorizzazione civile».

«Un fenomeno che potrebbe configurarsi come una vera e propria concorrenza indebita nei confronti di operatori ed autisti che, soprattutto nel Nord-Est, ottengono il c.f.p. ADR secondo le procedure correnti. Il costo della procedura in Slovenia è di poco inferiore ai prezzi italiani e, aggiungendo il costo della trasferta, non vi è un risparmio economico per gli utenti. Oltretutto le lezioni oltreconfine vengono svolte in lingua slovena, coadiuvate da un traduttore, con il rischio di poca comprensione da parte dei frequentatori italiani a discapito della loro formazione (anche lo stesso esame sembrerebbe essere svolto in lingua slovena)».

«È evidente – conclude Novelli – che la predilezione per ottenere il patentino oltreconfine è attribuibile al risparmio dei tempi burocratici che vi sono in Italia. Da qui l’esigenza di una sburocratizzazione delle pratiche per correggere questa situazione di concorrenza indebita».

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