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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Giunta Serracchiani a 5 anni, Panontin: «Grandi riforme degli enti locali»

«Abbiamo dato attuazione ad una delle linee programmatiche che si basavano sul superamento delle Province. In questo senso abbiamo indotto i Comuni a federarsi tra loro per superare le debolezze strutturali, creando le Unioni territoriali intercomunali»

Riforma degli Enti locali che ha portato all'eliminazione delle Province e all'istituzione delle Unioni territoriali intercomunali a cui si associa il contenimento dei costi nelle pubbliche amministrazioni con l'istituzione della Centrale unica di committenza. Ma anche investimenti sulla sicurezza dei cittadini ed interventi di Protezione civile che hanno reso la struttura regionale un modello di riferimento in Italia e in Europa.
Sono questi solo alcuni degli ambiti operativi sui quali si è soffermato l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin nel corso della conferenza stampa di fine mandato svoltasi oggi a Trieste.
Uno degli impegni di maggiore rilevanza nel corso della legislatura è stata la riforma degli enti locali, articolatasi in
molteplici interventi.
«Durante questi cinque anni - ha detto Panontin - abbiamo dato attuazione ad una delle linee
programmatiche che si basavano sul superamento delle Province. In questo senso abbiamo indotto i Comuni a federarsi tra loro per superare le debolezze strutturali, creando le Unioni territoriali intercomunali che hanno beneficiato di risorse per affrontare le sfide che gli si pongono davanti». A tal proposito Panontin ha evidenziato che i fondi messi in campo per questo settore sono stati complessivamente pari a 160 milioni, che consentiranno di mettere in atto complessivamente 250 interventi strategici.
«A ciò si sono aggiunte risorse stabili e strutturali per la parte corrente che hanno permesso agli Enti di avere certezza di finanziamento triennale ma anche un meccanismo di perequazioni rispetto a trasferimenti storici per bilanciare l'assegnazione delle risorse».

Per quanto riguarda il personale, l'assessore ha ricordato che in questa legislatura la Regione ha messo mano al comparto unico «che dalla sua nascita, nel '98, non era mai stato riformato strutturalmente. Abbiamo portato a termine questa partita e siamo alle battute finali anche per chiudere il contratto di primo livello, che interesserà 14 mila dipendenti pubblici del Friuli Venezia Giulia».
Panontin ha poi spiegato l'intervento compiuto all'interno del Consiglio delle Autonomie locali, modificandone la struttura e il funzionamento, «anch'essa una tessera del mosaico della più ampia riforma degli enti locali. Anche in questo caso siamo arrivati alla sua attuazione prima della fine della legislatura». Quindi un passaggio dedicato al contenimento dei costi della pubblica amministrazione, con la creazione della Centrale Unica di Committenza.

Sul fronte della sicurezza «abbiamo investito - ha detto l'assessore - nel solo biennio 2016/2017 risorse pari a 11
milioni di euro, finanziando non solo gli Enti locali ma anche i cittadini, dando risposta al bisogno di maggiore tutela della popolazione».
Panontin ha infine evidenziato i 70 milioni di euro destinati alla Protezione civile regionale con i quali è stato possibile compiere 555 interventi. «Oltre a quelli dedicati alla manutenzione del territorio, che ci hanno permesso di non subire gravi danni in casi di forti piogge, non possiamo non ricordare le operazioni di solidarietà e sostegno nelle zone colpite dal sisma. Tra queste, la costruzione della scuola di Sarnano (Mc), un modello di ricostruzione che è stato preso come esempio dal Governo italiano».

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