Parcheggiatori sulle Rive, difesa del Psi: «Servizio utile spesso non retribuito»
Lo rileva in una nota Gianfranco Orel, segretario della federazion di Trieste del PSI
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima
"Non è accettabile che ci siano dei vu comprà sulle rive che ti chiedono un euro per indicarti il parcheggio libero" è il pensiero del vicesindaco Roberti della lega nord, che sta studiando l'ordinanza per aver titolo a mandarli via..Ma nei fatti a chi reca disturbo questi piccoli ma utili servizi, spesso non retribuiti o pagati a discrezione con centesimi di euro?
Se questi sono i primi pensieri di chi si dovrebbe dedicare a rendere più sicura Trieste, siamo ben messi!
Pare quasi che il vicesindaco ancora si divertirebbe, nonostante l'età matura, a partecipare a giochi adolescenziali, tipo guardie e ladri di una volta..Ma non c'è da meravigliarsi, i fumetti di Tex godono ancora di buona lettura, anche tra gli adulti! Il problema sorge però quando si amministra una città, fuori del tempo libero e degli hobby personali..
Trieste mitteleuropea, ponte con l'oriente, istruita e aperta a tutte le culture e le religioni, corre il rischio di veder banalizzata la sua immagine con provvedimenti inconsistenti e soprattutto offensivi per il buon senso dei cittadini..
Le funzioni dei vigili urbani, con un'età media sui cinquant'anni e forti scoperture di personale richiedono ben altri riflettori, più consoni alla dignità del corpo e ai veri bisogni dei cittadini e dei turisti. La sicurezza delle strade, l'igiene del suolo e dell'abitato, la vigilanza nelle periferie, l'informazione turistica, implicano un riassetto accurato delle funzioni e un adeguato aggiornamento professionale..
Ma evidentemente è più facile e divertente correre dietro a quattro poveri negri piuttosto che impegnarsi in una seria ristrutturazione.
Gianfranco Orel
segretario della federazione di Trieste del PSI