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La resa dei conti

Crepe nel Pd regionale, Russo: "Serracchiani lasci fare a qualcun altro"

Lungo sfogo social del vicepresidente del Consiglio regionale. "Enrico Letta ha saputo essere coerente. Questa volta non ero d'accordo con lui ma non smetterò di essergli amico. Non tutti hanno seguito il suo esempio".

TRIESTE - Nel Partito democratico la resa dei conti è già partita. Dopo la netta sconfitta subita domenica 25 settembre emergono le prime crepe tra le diverse anime della dirigenza. Enrico Letta annuncia che non si ricandiderà alla guida del partito, mentre da tutte le parti riecheggiano gli ennesimi appelli per tornare all'ascolto dei territori, ripartire dalle fondamenta, dalle periferie e chi più ne ha più ne metta. In regione il Pd vince solo nelle roccaforti slovene del Carso e in qualche comune dell'Isontino (Turriaco, Doberdò del lago, San Floriano, Sgonico, Monrupino, San Dorligo della Valle). In altri casi (Ruda e Sagrado) il testa a testa ha visto la vittoria del centrodestra per qualche manciata di voti. Un risultato che in molti hanno indicato come il fallimento di una campagna elettorale. 

Lo sfogo di Russo

Ed è proprio nella prossimità che esplode lo sfogo social di Francesco Russo, dem vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Nel mirino - levandosi qualche sassolino da campagna elettorale - finisce Debora Serracchiani, capogruppo alla Camera dei deputati per il Pd. "Il Partito democratico in questa tornata elettorale - scrive Russo - ha ottenuto in Friuli Venezia Giulia il peggior risultato della sua storia. Concordo con Debora quando dice che adesso è tempo di rimboccarsi le maniche. Ma forse, questa volta, è tempo che lo lasci fare a qualcun altro". Il centrosinistra, per Russo, ha perso "per colpe proprie. E' spiazzante vedere che in molti non lo abbiano metabolizzato. Il risultato non lascia spazio ad interpretazioni. Enrico Letta è persona coerente, non solo a parole ma nei fatti. Ha fatto delle scelte che non condivido, ma non smetterò di considerarlo un amico. Non tutti hanno seguito il suo esempio". 

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