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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Patrie Furlane" contro Torrenti: «Con riforma Uti Friuli spazzato via e Trieste capitale assoluta»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Di seguito vi trasmettiamo il testo del nostro comunicato in merito all'infelice uscita dell'assessore Torrenti sulla situazione di Trieste Città Metropolitana.

Chiedendo cortesemente la divulgazione attraverso la vostra testata, ringrazio e saluto cordialmente.

Luigi Gambellini

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Comunicato Patrie Furlane su assessore Torrenti 19/02/2016

Dopo quanto letto in questi giorni sulla stampa, riteniamo doveroso esprimere la posizione del nostro Movimento sulla recente gaffe dell'assessore Torrenti in cui ha certificato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che grazie alla legge istitutiva delle UTI e al conseguente "spezzatino Friuli" la cittadina di Trieste diventerà Capitale unica e plenipotenziaria della Regione e si pone davanti a tutti l'urgente necessità di un forte intervento politico per far cadere quanto prima questa Giunta Triestino-centrica e giungere così ad elezioni anticipate.

Patrie Furlane che, a differenza di altri non si ritiene un movimento "friulanista" ma Friulano, ha a cuore il futuro della propria terra, dei suoi cittadini e delle imprese che qui operano. Futuro minacciato dalla marginalizzazione che ci viene prospettata dal PD con le sue visioni "metroplitane" su Trieste e macroregionali con il vicino Veneto.
Per preservare e rafforzare la nostra Autonomia migliorando i servizi ai friulani, è necessario bloccare al più presto l'inutile riforma delle UTI che umilia le comunità regionali, e rivedere la riforma dello statuto in chiave partecipativa per stroncare sul nascere la politica centralistica di Serracchiani e le velleità "trivenetiste" del senatore Russo.

Appare evidente la grande differenza che c'è tra l'identità autonoma e imprenditoriale di Pordenone, Udine e Gorizia contro la tipica mentalità assistenzialista di Trieste e del suo porto, una situazione che esplode in tutta la sua gravità nel momento in cui a un assessore "scivola" dicendo che in futuro i problemi saranno solo per Udine e Pordenone, città e province già abbandonate dalle strategie di sviluppo della Regione, sempre a vantaggio della solita Trieste.

Facciamo presente all'assessore che tra le "frange friulaniste che lui conosce, che hanno bisogno di attenzione e di avere Trieste come loro capoluogo", di certo non rientra Patrie Furlane che invece fa da portavoce politico a quel milione di Friulani che intendono dimostrargli come le cose si possano cambiare, anche velocemente, al meglio per il Friuli.

Dimissioni ed elezioni anticipate, a questo punto, sono il danno minore che possiate ancora fare.


Luigi Gambellini

Presidente di Patrie Furlane

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