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PD: «Porto Vecchio e centri di ricerca motori per lo sviluppo economico di Trieste»

Lo rilevano in una nota Salvatore Dore vice capogruppo PD della Provincia di Trieste e Marco Toncelli capogruppo PD del Comune di Trieste: «Il costo della crisi che da anni colpisce anche la nostra città viene pagato maggiormente dalle nuove generazioni»

«Il costo della crisi che da anni colpisce anche la nostra città viene pagato maggiormente dalle nuove generazioni che in questi anni, con non poca fatica e difficoltà, provano ad affacciarsi al mondo del lavoro».

Lo rilevano in una nota  Salvatore Dore vice capogruppo PD della Provincia di Trieste e Marco Toncelli capogruppo PD del Comune di Trieste.

«Leggendo i dati emersi - continuano gli esponenti del Pd -  nell’ultimo periodo sui quotidiani nazionali pare che il nostro paese, pur lentamente, stia tornando a camminare. Trieste oggi ha due grandi strumenti più utili di altri alla ripresa e ad un protagonismo internazionale,  la leva tecnologica ed il Porto Vecchio con il suo nuovo destino.  Non vanno mai dimenticati, in queste analisi, il numero elevatissimo di centri di ricerca a livello internazionale presenti nella Provincia di Trieste, oltre alle due Università.  La Sissa e l’Università di Trieste, infatti, investono in misura sempre maggiore in relazioni con il territorio, siano essi attori istituzionali che imprenditoriali ed industriali».  

«Tentando - sottolinea la nota -  di massimizzare quelle che sono le peculiarità di quest’area  si veda per esempio quanto fatto con le Smart Specialization Strategy, in collaborazione con la Regione (AGROALIMENTARE, metalmeccanica e sistema casa, TECNOLOGIE MARITTIME, SMART HEALTH, CULTURA, CREATIVITA’ E TURISMO).  L’uso della Tecnologia, pertanto, a servizio non solo nel processo di riqualificazione del porto vecchio, ma anche a dargli nuova vita;  gli spazi del porto vecchio sono infatti quelli pensati per un porto imperiale, troppo grandi quindi per illudersi che con le sole energie di Trieste o del Friuli Venezia Giulia, possano bastare per un’operazione di recupero e di rivitalizzazione».  Toncelli

«Il Porto Vecchio - continuano - , destinato in breve tempo a diventare patrimonio disponibile del Comune di Trieste è un “capitale” per tutta l’Italia ma soprattutto, i nuovi rapporti che vanno instaurandosi con la Baviera ne sono un esempio, l’Europa intera.  E proprio la presenza sul territorio di vari enti di ricerca fungerà da ulteriore attrattore per investitori internazionali alla continua ricerca, in un panorama economico che cambia sempre più velocemente, di personale altamente specializzato formatosi nei nostri Atenei e soprattutto della collaborazione dei nostri centri di eccellenza, costruendo finalmente una filiera virtuosa nel trasferimento tecnologico dalle Università fino all’Impresa per la crescita del territorio».  

«L’esempio più calzante - conclude la nota - , ma non l’unico, a cui ispirarci è quello dello STOCKHOLM ROYAL SEAPORT una vecchia area portuale che diventerà una vetrina internazionale per lo sviluppo urbano sostenibile, con 30.000 nuovi spazi ufficio che vanno dalla nautica, al commercio, ai media e alle società finanziarie.  Anche a Trieste come a Stoccolma si potrebbe pensare di favorire l’insediamento di aziende che lavorino a stretto contatto con i centri di ricerca presenti sul territorio, facendo crescere il sapere di tutta la nazione e creando ricchezza».

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