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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pellegrino, Sel: «no al Fuoristrada sul Carso»

La deputata di Sinistra Ecologia e Liberta per il Friuli Venezia Giulia, Serena Pellegrino, scrive al Ministro dell’ambiente per scongiurare il raduno di fuoristrada nelle aree protette e nei siti della Grande Guerra del Carso «Impossibile tacere...

La deputata di Sinistra Ecologia e Liberta per il Friuli Venezia Giulia, Serena Pellegrino, scrive al Ministro dell'ambiente per scongiurare il raduno di fuoristrada nelle aree protette e nei siti della Grande Guerra del Carso

«Impossibile tacere in vista della partenza di un corteo rombante di fuoristrada attraverso aree protette, riserve naturali, ambienti dal già precario equilibrio del Carso goriziano e triestino, lungo percorsi che , come viene vantato dalla stessa organizzazione, normalmente sono interdetti ai veicoli: ho scritto al Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando spiegando cosa sia il raduno "Alle Porte dell'Est", programmato per il prossimo 10 novembre, iniziativa che in termini ambientali può essere considerata un atto terroristico nelle aree della Rete ecologica europea Natura 2000».

Questa la dichiarazione della parlamentare Serena Pellegrino (Sel) che ha richiesto, con una lettera del 16 ottobre, un intervento urgente della Direzione generale per la protezione della natura e del mare per scongiurare l'impatto devastante che la corsa di fuoristrada produrrà nelle zone di protezione speciale e nei territori che le circondano.

«Le norme esistenti, riprese dalla legislazione regionale, vietano la circolazione motorizzata in gran parte delle zone coinvolte dalla manifestazione. Però la Regione FVG avrebbe, il dubitativo è d'obbligo, concesso l'autorizzazione. In questa situazione, e mentre so che amministratori e ambientalisti stanno prendendo posizione e assumendo iniziative per impedire l'invasione delle aree protette, ritengo che l'intervento del Ministero sia necessario per correggere in senso restrittivo l'interpretazione delle norme su cui si baserebbe l'autorizzazione concessa dalla Regione».

«Mi lascia anche molto perplessa l'idea che il percorso prescelto vanti come un "plus" del divertimento l'attraversamento dei luoghi della Grande Guerra: è questo il tipo di approccio che noi vogliamo per siti che meritano tutt'altra considerazione e rispetto? E' questo che vogliamo fare di un patrimonio di storia e di memoria, un valore aggiunto per un raduno di fuoristrada?».

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