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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pesca, Panontin: «Mercato ittico regionale in ripresa,ora necessario ulteriore passo avanti»

Lo ha rilevato l'assessore regionale alla Pesca, Paolo Panontin: «Il modello di aggregazione tra soggetti della filiera dell'acquacoltura e della pesca si sta consolidando con successo a vantaggio delle aziende»

«Il modello di aggregazione tra soggetti della filiera dell'acquacoltura e della pesca, che come Regione abbiamo definito e accompagnato, e che si sta consolidando con successovantaggio delle aziende e dell'occupazione, potrà essere esportato con efficacia in altre realtà».

Lo ha rilevato l'assessore regionale alla Pesca, Paolo Panontinintervenendo, a Udine, nel palazzo dell'Amministrazione, alla presentazione da parte delle principali associazioni del comparto ittico regionale delle attività e dei risultati ottenuti nel 2014.

«Un anno importante - ha affermato Panontin - dedicato a implementare il modello della condivisione, in rete, del raggruppamento delle varie attività in filiera, e dell'aggregazione e dell'unione delle aziende, sui temi: della sicurezza alimentare dei prodotti, della capacità produttiva, dei servizi, e dei prodotti lavorati».

«L'obiettivo che ci eravamo posti - ha aggiunto l'assessore - e rispetto al quale stiamo consolidando i primi risultati, era quello di rafforzare il mercato ittico, e consolidare la fiducia dei consumatori».

«Occorre ora - ha precisato Panontin - che il settore della pesca compia un ulteriore passo avanti, e che anche i piccoli produttori comprendano la necessità di aderire a queste strategie, volte a conferire al 'prodotto' pesca e acquacoltura del Friuli Venezia Giulia la necessaria solidità, per permettergli di raggiungere quella massa critica che è indispensabile al fine di poter affrontare con successo le sfide dei mercati, ponendo attenzione anche alle prospettive che il settore turistico può assicurare».

L'assessore ha quindi ribadito l'impegno della Regione a fare sì che la prossima programmazione comunitaria metta a disposizione del settore maggiori risorse, per favorire la crescita del comparto e dell'occupazione.

Mentre saranno intensificati i rapporti con le altre Regioni che fanno parte del Distretto della pesca dell'Alto Adriatico, e con gli Stati adriatici interessati dall'attività ittica.

Come aveva anticipato Marina Bortotto, direttore del Servizio Pesca della Regione, per la prossima programmazione comunitaria l'Italia disporrà di finanziamenti maggiori rispetto al precedente settennato: per il periodo dal 2014 al 2020 ammonteranno a circa 500 milioni di euro.

Di riflesso, nella fase di riparto dei fondi FEAMP, sarà necessario cercare di ottenere un incremento della disponibilità di risorse per il settore ittico del Friuli Venezia Giulia.

Disponibilità, che per il periodo dal 2007/2013 era stata complessivamente di circa 9 milioni di euro.

L'azione sviluppata con il sostegno della Regione in questo processo di aggregazione, come ha precisato Gaetano Zanutti, responsabile della pesca e acquacoltura di Legacoop FVG, ha privilegiato il consolidamento dei consorzi e delle cooperative, la revisione dei piani di gestione e lo sviluppo di attività collegate al turismo, con l'obiettivo di valorizzare il prodotto e sviluppare le attività economiche del settore ittico.

E, come ha aggiunto Giovanni Dean, per Confcooperative FVG, ha preso le mosse dalla costituzione di un tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti, per favorire l'aggregazione, le relazioni con altri soggetti interessati al settore, la programmazione delle risorse.

Un'altra tappa importante del processo di sviluppo del comparto, sarà rappresentata, com'è stato specificato, dall'adozione del marchio di qualità AQUA, che consentirà di rafforzare ulteriormente la fiducia dei consumatori.

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