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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pesi spostati dal personale sanitario, Ziberna (FI): «Giunta Serracchiani viola legge, rischio gravi danni»

Lo rileva in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Rodolfo Ziberna

«Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, in riferimento al peso movimentabile dai lavoratori, fa riferimento alle norme tecniche ISO della famiglia 11228 e alla Uni EN 1005-2 da cui si desume che gli attuali limiti massimi consentiti sono: di 25 kg per i maschi dai 18 ai 45 anni, di 20 kg per le femmine dai 18 ai 45 anni, di 20 kg per i maschi fino ai 18 e dopo i 45 anni e di 15 kg per le femmine fino ai 18 e dopo i 45 anni. Del resto già la normativa della 626 del ’94 imponeva in 30 kg i limiti massimi di pesi sollevabili dai lavoratori». 

Lo rileva in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Rodolfo Ziberna.

«Il peso medio della popolazione italiana - continua la nota -  è di 74 kg. per gli uomini e 59 kg. per le donne. In entrambi i casi quindi, a norma di legge servirebbero per sollevare un paziente maschio almeno 3 uomini di età tra i 18 e i 45 anni, oppure 4 donne sempre tra i 18 e i 45 anni, oppure 4 uomini di età superiore ai 45, oppure 5 donne di età superiore ai 45 anni. Queste sono le norme di legge da rispettare e far rispettare». Ziberna-2

«Tale normativa - sottolinea Ziberna - , pur essendo relativamente recente, in ambito sanitario non verrebbe rispettata anche alla luce delle dotazioni standard di personale addetto ai reparti di degenza dove la media di presenze di operatori è tra le due ed una unità nei turni notturni e pomeridiani. Ciò significa che per 18 ore su 24 per 365 gg. l’anno, gli infermieri e gli operatori di supporto lavorano in condizioni in cui non verrebbero rispettate le normative sulla sicurezza nella movimentazione dei carichi, esponendoli così a seri e ripetuti episodi di rischio di patologie del rachide. Nelle ambulanze, siano esse aziendali o meno, operanti sul territorio risulterebbe che solo in alcuni turni l’equipaggio sia composto da tre persone, due autisti soccorritori e un infermiere professionale. Nella stragrande maggioranza dei turni solo con due persone un autista e un infermiere».

«È ora di finirla - sottolinea la nota -  che questa Giunta faccia cassa sulla pelle dei cittadini e su quella dei suoi dipendenti, medici, infermieri ed oss, sfruttati all’inverosimile, con evidenti rischi anche sulla salute dei degenti. Risulterebbe in forte aumento, infatti, il dato registrato negli ultimi anni relativo alle patologie del rachide proprio a causa dell’eccesso di peso cui sono costretti gli operatori a movimentare nella colpevole indifferenza di questa Giunta regionale».

«Per questa ragione - conclude -  ho rivolto una interrogazione alla presidente ed all’assessore competente al fine di sapere se ritengano che la legge debba essere rispettata nelle strutture sanitarie e sulle ambulanze, quanti siano i casi di dipendenti del sistema sanitario regionale, o convenzionati, che hanno contratto patologie riconducibili al mancato rispetto dei limiti di movimentazione di peso e quanto ciò costi in termini sociali ed economici alla comunità regionale e nazionale ed infine se non ritengano che sia oltremodo urgente assumere un maggior numero di infermieri ed Oss anche per migliorare le condizioni di salute dei dipendenti delle aziende ed ospedali».

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