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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ciclabile Campi Elisi: attacco dei consiglieri di circoscrizione Pd e M5s alla proposta di Forza Italia

Acceso confronto e polemiche tra i consiglieri della IV Circoscrizione sulla questione della pista ciclabile di Campi Elisi. La votazione contraria alla mozione presentata da Forza Italia martedì 19 luglio ha infuocato gli animi soprattutto sulla situazione sicurezza che ha visto coesi il Partito democratico e il Movimento cinque stelle

Materia di acceso confronto la questione della pista ciclabile di Campi Elisi. Nella IV Circoscrizione, competente sulla situazione, martedì 19 luglio c'è stata una votazione contraria alla mozione presentata dal presidente della circoscrizione, Riccardo Ledi (Forza Italia) che chiedeva la rimozione del cordolo della pista ciclabile e il ripristino dei parcheggi preesistenti. 

Voto contrario da parte dei consiglieri del Partito democratico e del Movimento cinque stelle che è risultato «incomprensibile» allo stesso presentatore e ai consiglieri di Forza Italia.

Per il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle abbiamo sentito Giancluca Pischianz: «Secondo noi questa mozione era fatta male perché parlava solo del ripristino dei parcheggi e non si sapeva bene dove sarebbe andata a finire la pista ciclabile, perché non sarebbe stata più in sicurezza. Abbiamo chiesto questo ma non ci è stata data risposta e quindi assolutamente non potevamo votare una mozione che andava incontro forse anche a un danno erariale. Noi del Movimento siamo andati lì sul posto a chiedere alle persone le problematiche della pista ciclabile».

«Parlando anche con i negozianti della zona, il problema principale che ci hanno riferito è stato quello della sicurezza per come è stata realizzata la pista. Quindi a noi è sembrato sciocco votare per una mozione per il ripristino di parcheggi dove lì si rischia veramente il morto per come è la situazione. Noi abbiamo fatto una proposta sempre non tecnica, di bypassare quella via e passare in via Monbruc con la pista ciclabile in modo da recuperare anche zone degradate. Volevamo un confronto con la popolazione, i tecnici e un sopralluogo sul posto. Cosa che abbiamo chiesto insieme al gruppo Pd in maniera coesa. Non di limitare questa mozione dunque ma di fare un documento più condiviso».

La risposta del gruppo consiliare della IV Circoscrizione del Partito democratico: «Durante la seduta del 19 luglio 2016 il Consiglio della IV Circoscrizione ha trattato il tema della proposta di rimozione dei cordoli della pista ciclabile partendo dalla mozione che puntava a ripristinare i parcheggi già esistenti. Già esistenti, appunto. Del resto, a lavori della ciclabile ultimati, il numero di parcheggi non solo resterà invariato, anzi, aumenterà di numero. I parcheggi ricavati nella zona di Viale Campi Elisi interessata dalla pista ciclabile, saranno, infatti, ben 87.Oltretutto, il gruppo consiliare del Partito Democratico non ha assolutamente detto no a prescindere a modifiche migliorative della pista ciclabile, anzi ha più volte suggerito, inascoltato, l’importanza di coinvolgere i tecnici comunali su un tema così delicato che richiede soluzioni approfondite e non improvvisate da un Consiglio Circoscrizionale che, non essendo fatto da ingegneri, progettisti e simili, non ha certo le competenze tecniche per affrontarlo e immaginare le alternative tecniche a disposizione per dare le migliori risposte ai cittadini».

Dice ancora il comunicato del gruppo consiliare Pd: «Migliori risposte che, infatti, nella mozione proposta dal Presidente Ledi sono totalmente assenti. Il gruppo consiliare del Partito Democratico della IV Circoscrizione non si è infatti chiuso a riccio di fronte a proposte che riguardassero, ad esempio, la messa in sicurezza o il ripensamento in senso positivo di alcuni tratti della ciclabile, ha piuttosto eccepito sui modi con cui il Presidente Ledi ha portato avanti questo discorso: mancanza di coinvolgimento delle parti interessate all’argomento, a partire dai ciclisti; assenza d’individuazione di alternative e soluzioni; scarsa disponibilità al confronto e alla discussione con il resto del Consiglio Circoscrizionale, ignorandone le proposte.A questo proposito, il tema della sicurezza, chiaramente e più volte emerso durante la seduta, in special modo da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle, è stato trascurato dal Presidente della Circoscrizione che, invece, dovrebbe rappresentare l’intero Consiglio. Il Presidente stesso, inoltre, ha chiaramente ignorato le proposte provenienti da 10 consiglieri, che poi si sono espressi contrariamente alla mozione in una votazione che si è conclusa con soli 8 voti favorevoli su un totale di 20 consiglieri». 

Concludendo: «infine, proprio per cercare una soluzione condivisa dentro e fuori dal Consiglio Circoscrizionale, il gruppo consiliare PD ha proposto più volte al Presidente Ledi il ritiro della mozione per mettere in pratica i buoni suggerimenti e le buone pratiche proposte dalla maggioranza del Consiglio. Niente da fare, ogni possibilità di miglioramento o mediazione è stata respinta». 

Giovanni Barbo, consigliere comunale e componente della IV Commissione del Comune di Trieste: «Proporre e votare una mozione sullo stesso tema su cui è già stata annunciata l’intenzione di convocare la Commissione comunale competente mi sembra puramente demagogico».

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