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Pordenone, Sel: «Nuovo imam in arrivo dall'Arabia Saudita, pessima notizia per le donne»

Lo rileva in una nota Vanni Tissino, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia libertà: «Non è infatti un mistero che l'Arabia Saudita rappresenti uno degli stati più arretrati per quanto attiene i diritti delle donne a cui sono vietate molte delle cose che per la nostra cultura appaiono del tutto naturali»

«La notizia dell'arrivo di un nuovo imam dall'Arabia Saudita chiamato dalla comunità islamica di Pordenone deve chiamarci a riflettere su quali saranno le conseguenze per le tante donne di religione musulmana presenti in città».

Lo rileva in una nota Vanni Tissino, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia libertà.

«Non è infatti un mistero - continua la nota -  che l'Arabia Saudita rappresenti uno degli stati più arretrati per quanto attiene i diritti delle donne a cui sono vietate molte delle cose che per la nostra cultura appaiono del tutto naturali come ad esempio guidare o andare in giro da sole. Non solo. Non va dimenticato che in Arabia Saudita le condanne a morte sono frequenti e riguardano comportamenti che da noi rappresentano libertà fondamentali come il diritto di pensiero e di cambiare religione».

«Il nuovo imam - conclude -  deve essere subito chiamato dai rappresentanti civili e politici del territorio a fugare pubblicamente ogni dubbio in merito alla sua sincera ispirazione democratica attraverso non le dichiarazioni di prammatica sull'islam religione di pace ma con la ferma ed inequivocabile condanna di azioni molto in voga in Arabia Saudita quali la lapidazione, la fustigazione e la decapitazione, nonché con azioni concrete come incontri pubblici con le associazioni di difesa dei diritti delle donne e dei diritti umani nei quali ribadire che uomini e donne hanno gli stessi diritti e che la sharia non può essere la legge applicata in uno stato civile. Solo così potremo dare a lui il nostro benvenuto (e toglierci il dubbio che il suo arrivo sia legato ad opache operazione di finanziamento “estero” e foriero di una radicalizzazione religiosa)».

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