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Porti, Serracchiani: «Dipiazza darà una medaglietta alla Regione?»

«Non si contano le volte in cui la Regione ha fatto il giro dei Ministeri, delle Ferrovie, delle Dogane, per portare a casa quanto serviva a fare di Trieste il primo porto ferroviario d'Italia»

«Forse anche la Regione merita di ricevere una medaglietta dal sindaco Dipiazza per quanto si è profusa per il porto di Trieste. Senza ambire al Sigillo trecentesco, penso che un segno di apprezzamento ci stia tutto». Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando la consegna, da parte del sindaco Roberto Dipiazza, del Sigillo trecentesco del capoluogo al presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale Zeno d'Agostino.

Per Serracchiani «questo è un riconoscimento meritatissimo perché D'Agostino ha fatto un lavoro eccellente, rilanciando uno scalo lasciato immobile per troppo tempo. È la prova che l'Amministrazione regionale di centrosinistra, unitamente alla precedente Amministrazione comunale, ha indicato D'Agostino facendo una scelta che ha misurato esperienza e capacità, e null'altro». Per Serracchiani «bene fa Dipiazza a ricordare i traguardi raggiunti, per i quali la Regione si è impegnata, puntando sul porto di Trieste come a un investimento per tutto il tessuto produttivo regionale. Oltre alla scelta convinta di D'Agostino, non si contano le volte in cui la Regione ha fatto il giro dei ministeri, delle ferrovie, delle dogane, per portare a casa quanto serviva a fare di Trieste il primo porto ferroviario d'Italia».

«Di questo andiamo fieri, come del fatto - continua Serracchiani - che il decreto sul porto franco, che non è piovuto dal cielo, spalanca opportunità di sviluppo economico rimaste dormienti per decenni. E vorrei aggiungere il lavoro fatto per la valorizzazione turistica dei "binari dimenticati" che darà impulso ulteriore a Trieste e a Miramare, di cui oggi festeggiamo il record storico di visitatori. Sulla sdemanializzazione del Porto Vecchio non occorre ripetere quanto detto da Dipiazza, magari - aggiunge - con in più un grazie a chi ha dato i 50 milioni con cui si parte, ma vale la pena precisare che quel provvedimento è anche il presupposto per lo spostamento delle zone franche in aree retroportuali, con cui si potrà ampliare la rete logistica dello scalo, sempre alla ricerca di nuovi spazi. Tutte operazioni condotte in stretto coordinamento tra Autorità portuale e Regione».

«E non dimenticherei - puntualizza Serracchiani -quanto la Regione sta facendo, in collaborazione con Enti pubblici e soggetti privati, sulla riperimetrazione del Sin di Trieste, che permetterà l'insediamento di nuove imprese grazie alla semplificazione dei procedimenti burocratici, che passeranno in capo dallo Stato alla Regione. Dunque plaudo al Sigillo a D'Agostino ma sono convinta che un riconoscimento alla Regione sarebbe giusto. Non foss'altro perché la Regione non è soltanto Serracchiani, ma - conclude la presidente - anche i tanti dirigenti, tecnici e funzionari che per anni hanno lavorato per raggiungere l'obiettivo per cui oggi siamo tutti orgogliosi».

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