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Sdemanializzazione porto, Un'Altra Trieste: «Necessaria trasparenza e coinvolgimento della città»

Lo rilevano in una nota Franco Bandelli e Alessia Rosolen consiglieri comunali di Un'Altra Trieste: «Non facciamo del futuro di Porto Vecchio uno "spezzatino di idee" ma dimostriamo che sappiamo pensare alla valorizzazione di aree ed edifici che disegnano uno sviluppo organico»

«Un giorno il “treno per la Barcolana”, un altro l’appuntamento ad una manifestazione nel 2016. Non crediamo sia questo il modo di presentare a Trieste il futuro del Porto Vecchio. Non lo crediamo perché siamo convinti che solo la trasparenza, la partecipazione, la conoscenza siano fondamenta su cui costruire il passaggio dell’area. Non lo crediamo perché siamo convinti che solo illustrando rischi ed opportunità, aree e prospettive di sviluppo, insediamenti e progetti, si faccia un servizio ai cittadini di Trieste e al futuro della nostra città». Lo rilevano in una nota Franco Bandelli e Alessia Rosolen consiglieri comunali di Un'Altra Trieste.

«Perché la sdemanializzazione del Porto Vecchio deve essere guidata - continuano i due -  da idee chiare e competenze, da una visione complessiva che tenga conto del Piano regolatore Portuale (che già prevede le destinazioni d’uso compatibili per l’area e per gli edifici) ma anche di un processo di valorizzazione che comprende infrastrutture e sottoservizi fondamentali per presentare agli investitori l’area». Bandelli Rosolen

«Di sicuro - spiegano -  la cessione della Proprietà di Porto Vecchio dallo Stato al Comune di Trieste rappresenta un momento nella storia ed è, con ogni probabilità, anche l’ultima occasione. Dimensioni, posizione e necessità di investire sul futuro di quell’area non consentono più errori. E ci vogliono idee chiare ed una prospettiva internazionale».

«Su questi principi - conclude la nota - , prima che “gufi” ed oppositori abbiano in mano argomenti per dimostrare che l’operazione è stata condotta solo per fini elettorali senza una vera ratio, Un’Altra Trieste rinnova l’appello alla trasparenza e al coinvolgimento della città. Non facciamo del futuro di Porto Vecchio uno “spezzatino di idee” - confuse ed estemporanee - ma dimostriamo che sappiamo pensare alla valorizzazione di aree ed edifici che disegnano uno sviluppo organico». 

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