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Primarie Pd Fvg: Renzi trionfa con il 66,97%, a Trieste al voto in 5 mila

Serracchiani: «Da qui inizia una storia nuova, popolare, condivisa e più sorridente». Grim: «Grande iniezione di energia e positività»

Si sono chiusi alle ore 20 i 160 seggi allestiti in tutto il Friuli Venezia Giulia per le primarie per l’elezione del segretario e dell’Assemblea nazionale del Partito democratico. I candidati a segretario in campo erano tre: Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi.

In tutta la regione hanno votato 25.536 persone che hanno decretato anche in Fvg la stravittoria di Matteo Renzi con il 66,97% dei voti, mentre Orlando ha raccolto il 28,48% delle preferenze ed Emiliano il 4,55%. L’ex segretario ha prevalso in tutte e quattro le province. A Trieste (poco meno di 5 mila votanti) l'ex premier ha raccolto il minor numero di preferenze, ma comunque il divario con gli sfidanti è rimasto abissale. 

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Per la segretaria regionale del Pd Antonella Grim «grazie ai tanti cittadini che oggi hanno voluto partecipare a un importante momento di democrazia. In questa fase in cui si respira forte la disaffezione verso la politica, vedere così tante persone ancora desiderose di partecipare ed esprimersi è un grande iniezione di energia e positività. La vittoria di Matteo Renzi – aggiunge Grim – testimonia il fatto che le persone hanno capito l’impegno messo in campo per innovare il Paese e ci dicono che dobbiamo procedere lungo la via tracciata negli ultimi anni, con ancora maggiore decisione e determinazione. Mi auguro che da domani si lavori compatti per il bene del Paese».

Secondo Salvatore Spitaleri, presidente della commissione regionale per le primarie «oggi abbiamo visto una bella pagina di democrazia: migliaia di persone che sono andate a votare credendo nei valori e nella proposta del Pd, con il desiderio di partecipare, in un momento delicato per il Paese e per la politica italiana. Quanto accaduto oggi dimostra ancora una volta il forte radicamento del Pd sui territori, elemento che ci contraddistingue da tutte le altre forze politiche italiane. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo della giornata: alle strutture, ai dirigenti, ai militanti, agli 800 volontari che hanno trascorso la giornata nei seggi e ovviamente alle elettrici e agli elettori».

«È un bene se in tanti oggi vanno a votare alle primarie, perché questa è l'unica occasione in cui un partito rimette ai cittadini la scelta del proprio vertice politico. Fa bene alla democrazia del Paese. Sono convinta che dalle urne uscirà un segretario pienamente legittimato e autorevole, e che un minuto dopo la fine del congresso tutti saranno con lui, lealmente e operativamente - aveva commentato Debora Serracchiani nel momento del suo voto -. Con questo congresso il Pd si lascia definitivamente alle spalle una stagione di turbolenze sollevata da alcuni vertici del partito poi usciti, e anche i lunghi mesi della contrapposizione referendaria. Da qui inizia una storia nuova, popolare, condivisa e più sorridente».

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