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Processo Ballaman: "Ritenevo che il mio Autista Agisse anche da Scorta"

Edouard Ballaman considerava l'autista della Regione a sua disposizione, similmente a come si era abituato con gli agenti della scorta. Lo ha detto ieri lo stesso Ballaman, nel corso del processo che lo vede imputato per peculato per l'uso...

Edouard Ballaman considerava l'autista della Regione a sua disposizione, similmente a come si era abituato con gli agenti della scorta.
Lo ha detto ieri lo stesso Ballaman, nel corso del processo che lo vede imputato per peculato per l'uso improprio dell'''auto blu''.
Primo Vaccher, l'autista della Regione assegnato all'ex presidente del Consiglio regionale, era anche stato dotato, su richiesta di Ballaman, di un decreto della Prefettura di Trieste che lo nominava agente di pubblica sicurezza.
''Ritenevo - ha affermato l'ex presidente - potesse essere utilizzato, era un ausilio alla sicurezza''. Ripercorrendo le varie tappe contenute nel dossier dei viaggi rispondendo alle domande del Pubblico ministero, Federico Frezza, del proprio legale, Luigi Fadalti e del giudice, Filippo Gulotta, Ballaman ha confermato l'esistenza dei tragitti personali sull'auto blu.
In qualche caso ha pero' evidenziato motivazioni di tipo politico, spiegando che ''non c'e' limite'' al concetto di rappresentanza.
In altri casi ha invece ammesso di aver utilizzato l'auto di servizio per uso privato ma per questioni di sicurezza, essendo stato in passato vittima di minacce.
''Se ho sbagliato voglio pagare'', ha detto Ballaman, che e' gia' stato condannato dalla Corte dei Conti, sottolineando pero' la non intenzionalita' dell'errore.
In particolare, l'ex presidente si e' descritto nel passato come ''convintissimo'' di poter usare l'auto.
''Mi sono fidato di cio' che diceva l'autista - ha aggiunto - e ho chiesto al segretario generale del Consiglio regionale sull'uso, ma non ho mai avuto reazioni negative''.
Al giudice, che gli chiedeva se si fosse fatto un'idea sul ''mandante'' del dossier con i viaggi, Ballaman ha risposto: ''Penso siano state problematiche politiche''.
Nel corso dell'udienza, Vaccher ha confermato alcuni dei viaggi, e poi ha risposto in modo confuso alle domande su altri.
Per esempio, nel caso del viaggio di Ballaman all'aeroporto per una vacanza a Istanbul, inizialmente Vaccher ha risposto di sapere che l'ex presidente del Consiglio regionale stesse tornando dalle ferie.
Successivamente si e' smentito, dicendo di ''non sapere mai'' le finalita' dei singoli viaggi, contradddicendo in alcuni passaggißl'interrogatorio reso al Pubblico ministero nel 2010. Vaccher ha anche detto di aver rinunciato all'arma, offertagli nel momento in cui era diventato agente di pubblica sicurezza, ''anche perche' tanto ce l'aveva gia' lui'', facendo riferimento a Ballaman.
Al legale della difesa che gli chiedeva se Ballaman avesse chiesto informazioni sulle regole per l'uso dell'auto, Vaccher ha risposto: ''Se me l'ha chiesto, non me lo ricordo. Io non hai mai visto il regolamento''.
In precedenza era stato sentito nel processo anche il luogotenente della Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Trieste, Vito Carmine, che ha ripercorso i passaggi dell'indagine e gli accertamenti compiuti.
Il processo e' aggiornato al prossimo 21 novembre, con l'esame dei testi della difesa.

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